LIBRI - LIBRI - LIBRI - Mondo Voc ottobre 2014                                     Torna al sommario 

 

 

 

A cura di Luciano Cabbia

 

 

Ronald  Dworkin,

Religione senza Dio,
Editrice Il Mulino, Bologna 2014, pp. 136.

 

Religione_senza_Dio

La tesi dell’Autore: la religione è più profonda di Dio. È una visione del mondo per cui un valore intrinseco e oggettivo permea tutte le cose, l’universo e le sue creature suscitano meraviglia, la vita umana ha uno scopo e il cosmo ha un ordine. Credere in un dio è solo una delle manifestazioni possibili di questa visione del mondo.


In un’epoca in cui la religione è tornata a influire fortemente sulle scelte morali e politiche, è possibile pensare a un sentimento religioso staccato dalla fede in questo o quel dio? Diversamente da quanto predicano fedeli dottrinari e atei zelanti, siamo tutti credenti, se credere significa coltivare l’ansia e la meraviglia della scoperta.


Per l’Autore, come per Einstein, nella religione si esprime il senso del mistero, del bello e del sublime che ci pervade di fronte all’universo. Né riscossa dogmatica né intransigenza razionalistica: ciò che queste pagine contengono è un’idea di divino come dimensione della ricerca umana, e come senso di infinito che trae nutrimento dalla conoscenza. 


 

 

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Giulio Osto,

Diversamente credenti - Un aperitivo tra cristiani e atei,

Tau Editrice, Todi (PG) 2012, pp. 84.

 

Diversamente_credenti

 

In quale Dio credono i cristiani e in quale Dio non credono coloro che si dichiarano atei? Spesso il Dio nel quale non credono gli atei è un Dio nel quale non credono, e non crederebbero, nemmeno i cristiani! Qual è il paesaggio del credere oggi nella nostra cultura?


Il libro esplora questi cammini di persone che alla fine si ritrovano diversamente credenti, e comunque sempre alla ricerca della verità. Un incontro al tavolo del credere per condividere assaggi biblici e assaggi culturali, e cercare di costruire dei menù ecclesiali per continuare a condividere il proprio cammino.


 

 

 

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Duccio Demetrio,

La religiosità degli increduli,

Edizioni Messaggero, Padova 2011, pp. 160.

 

 

La_religiosit_degli_increduliUn libro che descrive la religiosità di coloro che non si riconoscono in nessuna chiesa e in nessuna religione, ma che coltivano una loro spiritualità fatta di domande, dubbi, ricerca, pratiche ascetiche...


Il libro, con linguaggio pacato e lineare, a tratti poetico, si propone di distinguere tra ateismi e convinzioni ispirate a forme, antiche e attuali, della religiosità. In queste ultime la categoria di “divino” è presente sotto forma di rispetto nei confronti della natura, cura dell’essere umano, inquietudini dell’intelletto, giustizia e ricerca della verità.


Anche queste forme di religiosità contemplano pratiche ascetiche quando le donne e gli uomini increduli, ben lungi dal dedicarsi ad esse solo per edonismo o felicità illusorie, si rivolgono alla solitudine, al silenzio, alla scrittura per vivere più intensamente il mistero di esistere.


 

 

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Giacomo Canobbio, Bruno Bettenzani,

Il dubbio e la fede – Carteggio,
Editrice Morcelliana, Brescia 2014, pp. 192.


Il_dubbio_e_la_fede

Credere è un’esperienza quotidiana, almeno nella sua declinazione di semplice “fiducia”, ma appare sempre più difficile avere “fede”: mentre la prima ne è l’accezione secolarizzata, quest’ultima implica un affidamento totale alla trascendenza. Se poi ci si riferisce al Dio cristiano, il salto della fede è vertiginoso.


La problematicità della corrispondenza fra questa credenza e il vero si avverte specialmente di fronte alla crescente complessità culturale e religiosa del contesto presente, che rende difficile l’elaborazione di argomenti in giustificazione della fede.


Il libro riporta i colloqui epistolari tra una persona che non riesce a decidersi di credere, perché non trova ragioni plausibili, e un teologo. Un dialogo dove lo schema domanda/risposta si dissolve nel comune interrogarsi circa il senso ultimo del vivere, sporgendosi oltre la frontiera che apparentemente divide pensare e credere.


 

 

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Gianfranco Ravasi,  Luc Ferry,

Il cardinale e il filosofo - Dialogo su fede e ragione,

Mondadori, Milano 2014, pp 242.

 

Il_cardinale_e_il_filosofo

In che cosa il messaggio di Gesù è ancora attuale per i credenti e i non credenti nella nostra società moderna e laica? È questa la domanda alla quale il cardinale Gianfranco Ravasi e il filosofo Luc Ferry cercano di dare una risposta, affrontando uno dopo l’altro i principali snodi del pensiero cristiano.


Laico e agnostico, ma convinto che i Vangeli racchiudano una ricchezza di pensiero e di saggezza che va ben oltre la cerchia dei fedeli, Luc Ferry cerca di approfondire quanto del loro contenuto un non credente può oggi accettare, e identifica tale terreno nel nucleo intorno al quale il messaggio di Gesù si incentra, ossia l’amore nelle sue varie accezioni, eros, philia e agape. Il nodo irrisolto per il non credente rimane però il rapporto tra fede e ragione.


E proprio a partire da questo tema si sviluppa l’analisi del cardinale Gianfranco Ravasi, per il quale il discorso teologico autentico deve saper procedere in equilibrio su un difficilissimo crinale, in bilico fra due abissi: l’approccio riduttivo, unicamente razionale e storico da un lato, e un misticismo irrazionalista che sfiora il fondamentalismo dall’altro.


Il libro si chiude con un confronto serrato tra il cardinale e il filosofo, che tocca temi di etica nevralgici per la società e il mondo attuali.

 

 

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Andrea Carobene,

Diario di un monaco del XXI secolo - Fisico e certosino,

Città Nuova Editrice, Roma 2013, pp. 168.

 

Diario_di_un_monaco_del_XXI_secolo

Uno stile avvincente in un testo che affronta in modo originale la questione sempre attuale del complesso rapporto tra scienza e fede. «Sono diventato monaco per immergermi nell’infinito, ma mi sono perso». Sono le parole con le quali si apre il diario di un monaco del XXI secolo.


Un ex fisico entrato in monastero racconta in prima persona la sua nuova vita che trascorre nella contemplazione dell’infinito amore di Dio. Può il cammino della scienza essere un percorso che accompagna verso Dio?


Un viaggio interiore che procede su due binari, dove quel mondo abbandonato per sempre entrando in convento continua a bussare alla porta della coscienza di un uomo che non smette di porsi le domande.


Un'esperienza profonda dove il percorso della fede si intreccia con quello delle più avanzate conoscenze di fisica fondamentale e di astrofisica.


 

 

 

 

 

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