È iniziato un altro anno scolastico, tra vecchie polemiche e nuovi problemi. Se da un lato incoraggiano alcuni recenti interventi istituzionali, come quello sui libri digitali e la dematerializzazione nelle scuole, che modernizzano il sistema, dall’altro fa riflettere la vexata quaestio sui finanziamenti alle scuole paritarie e alle quasi 8mila scuole cattoliche in particolare. Le prese di posizione contro il sostegno alle istituzioni non statali e le generalizzate difficoltà economiche stanno compromettendo il diritto – costituzionalmente garantito – a scegliere che tipo di educazione far ricevere ai propri figli. Le scuole cattoliche, mettendo al centro la persona e la sua crescita interiore, oltre che culturale, e facendo dei valori evangelici i fondamenti del progetto educativo, incontrano la sensibilità e gli orientamenti di molte famiglie e rappresentano, altresì, un risparmio per Stato. Per questo sentiamo di dover sottolineare e ricordare le sue peculiarità, di difenderne la vocazione e valorizzare il loro obiettivo educativo: “guidare la libertà a diventare matura cioè capace di scegliere il bene senza costrizione”.
Gianni Epifani
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