papa_Francesco_bacia_i_piedi_a_un_bambino_malato_di_aidsLuglio 2013

Il contributo di malati e anziani per le missioni

AMERICA/PERU’ - “Il dolore diventa santità”

Lima (Agenzia Fides) – “Dalla Fede e il silenzio, il dolore diventa Santità”: è questo il titolo della “Giornata Nazionale del malato e anziano missionario”, organizzata per domani, Domenica 14 luglio, dalle Pontificie Opere Missionarie (POM), in tutte le diocesi del Perù. L'intento della giornata è “unire i malati a Cristo attraverso l'offerta della preghiera, del dolore e del sacrificio per le missioni, che diventa la forza spirituale per la chiesa universale”. I malati e gli anziani – spiega la nota inviata a Fides dalle POM del Perù – “sono pietre vive che la loro testimonianza di fede cercano di dare un contributo al mondo, trasformando il dolore in coraggio”.
La giornata coinvolge i pazienti di tutti gli ospedali, anziani dei gruppi parrocchiali e volontari che operano nel settore della sanità. I partecipanti sono migliaia e, di anno in anno, aumenta il numero e la consapevolezza dei volontari impegnati in ogni parrocchia e centro sanitario. Oggi 13 luglio, presso la parrocchia Cristo Re del quartiere di Santa Beatriz a Lima, si tiene la Santa Messa in cui viene impartito sacramento dell'unzione degli infermi, “al fine di rafforzare i nostri fratelli malati e rinnovare in loro l'incontro personale con Cristo”, dice la nota.
L’Unione dei Malati Missionari UEM (“Union de Enfermos Misioneros”), che ha ideato la Giornata, è nata nel 1928, quando Marguerite Godet, che voleva essere una missionaria ma era immobilizzata dalla malattia, si offrì come “malata missionaria” nel Seminario delle Missioni Estere di Parigi, dando così vita all’Unione dei Malati Missionari. Oggi l’Unione è organizzata e promossa dalle Pontificie Opere Missionarie, che raccolgono tutti i malati cronici o anziani che desiderano offrire il loro dolore e la loro vita per le missioni.

(CE su www.fides.org)