A cura di Luciano Cabbia
Dacia Maraini,
Chiara di Assisi - Elogio della disobbedienza,
Rizzoli, Milano 2013, pp. 254.
L’Autrice ritrae una bella figura femminile che nella storia occupa uno spazio significativo e autonomo, e non certamente solo per avere – contro la volontà della famiglia – seguito la chiamata di Dio ed essersi unita al movimento di San Francesco di Assisi.
La vita di Chiara cambia nel giorno in cui, dodicenne, vede Francesco rinunciare a tutto ciò che una vita agiata poteva offrirgli. Dopo quell’episodio Chiara non è più come prima. Ha sentito la voce di Dio che l’ha chiamata a sé, e ha deciso di seguire la passione che è nata in lei in seguito alla chiamata divina. La sua volontà è di seguire Francesco “il folle” e la sua compagnia, ritirandosi dal mondo per avvicinarsi a Dio.
Andando oltre l’aspetto biografico, l’Autrice racconta la storia di una grande donna che, in un’epoca in cui lo spazio delle donne era tutt’al più quello domestico privo di parola pubblica, ha avuto il coraggio di esprimere la propria opinione e la propria volontà, nonostante e aldilà delle leggi degli uomini.
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Nadia Muscialini,
Di pari passo. Percorso educativo contro la violenza di genere,
Editrice Settenove, Cagli (PU) 2013, pp. 168.
Un percorso contro la violenza di genere per le scuole medie, attraverso l’educazione all’affettività, la gestione dei conflitti e l’abbattimento degli stereotipi.
Ideato dal centro Soccorso Rosa di Milano e sostenuto dall’organizzazione internazionale Terre des Hommes, il libro coinvolge e stimola i ragazzi con schede teoriche, attività pratiche e giochi di ruolo, in un’età in cui l’immaginario circa il rapporto tra uomini e donne è già influenzato dagli stereotipi di genere ma non ancora radicato.
Il percorso che il libro propone è volto a decostruire questo immaginario e strutturare relazioni di rispetto e collaborazione tra il genere femminile e quello maschile. Principali contenuti: I diritti umani, cosa sono e come si rispettano.
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Alessandra Buzzetti, Cristiana Caricato,
Tenacemente donne,
Paoline Editoriale Libri, Milano 2013, pp. 176.
Si tratta di una raccolta di storie di donne, di un viaggio sulle tracce di donne coraggiose che, sul palcoscenico del mondo o dietro le quinte, testimoniano la bellezza generatrice della fede cristiana.
Sono donne attive tra le macerie del mondo, in mezzo a profughi, malati di AIDS, lebbrosi, emarginati, pronte ad accogliere sofferenze, arginare devastazioni e inventare cure.
Donne sul palcoscenico del mondo, capaci di mettere il proprio talento, la propria professionalità e notorietà a servizio del bene, della fede, della cultura, dell’educazione.
Donne dietro le quinte del mondo: suore, mamme, spose, vedove. Madri fuori dagli schemi, di fronte a gravidanze difficili; mamme single, con figli handicappati: esempio di coraggio e di tenacia.
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Rita Torti,
Mamma, perché Dio è maschio?
Educazione e differenza di genere.
Editrice Effatà, Cantalupa (TO) 2013, pp. 224.
Essere maschi o essere femmine, ad ogni età, fa molta differenza. Non solo perché si hanno corpi diversi, ma soprattutto perché diversi sono i significati e i ruoli che fin dalla nascita vengono attribuiti a questi corpi: si vede nella cultura e nei giocattoli, nell’organizzazione familiare e nelle strutture sociali, nei programmi scolastici e nei palinsesti televisivi.
Tutto ciò condiziona – e a volte imprigiona – i bambini e le bambine, ma anche le donne e gli uomini che si occupano di loro: genitori, insegnanti, educatrici ed educatori.
Raccogliendo le voci di alcune classi della scuola Primaria e le riflessioni di maestre, mamme e papà, il libro propone un percorso per capire quali sono oggi questi messaggi, da dove vengono e dove stanno andando. E mostra come anche l’educazione religiosa e la trasmissione della fede abbiano un ruolo attivo nella costruzione del maschile e del femminile.
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Marisa Paolucci,
Tre donne una sfida.
Teheran, Kabul, Khartoum: la rivoluzione rosa di Shirin, Malalai e Fatima
EMI - Editrice Missionaria Italiana, Bologna 2011, pp. 144.
Incontri con tre donne, simbolo di coraggio e libertà. Di generazioni diverse, di paesi diversi (Iran, Sudan, Afghanistan), sono accomunate dalla medesima fede, dalla stessa grinta e da una sola sfida: fare della religione islamica un posto dove essere donne e vivere in democrazia sia una cosa normale.
Shirin Ebadì, iraniana, avvocato e attivista dei diritti umani, è Nobel per la Pace 2003; vive in esilio.
Fatima Ahmed Ibrahim, sudanese, è stata la prima donna eletta in un parlamento africano e presidente della combattiva “Unione delle donne” del suo paese.
Malalai Joya, afgana, la più giovane delle tre, è stata parlamentare denunciando i criminali di guerra che le sedevano accanto.
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Lisa J. Shannon,
Mille sorelle,
Edizioni Piemme, Milano 2011, pp. 336.
Guardando una trasmissione tv, Lisa scopre un intero mondo di donne ridotte in schiavitù, sottoposte a ogni violenza e a ogni sopruso. In Congo, ai confini con il Ruanda, il posto peggiore al mondo dove essere donna, ragazzine, madri, sorelle, figlie sono le principali vittime di un genocidio di cui pochissimo si sa.
Donne come Wendolyn, rimasta incinta in seguito a una violenza; come Therese, a cui hanno ucciso dieci figli e che per rimozione non ne parla da così tanto tempo da non ricordarsi più nemmeno i loro nomi; come Generose, che ha attraversato un inferno indicibile, ma che accoglie bambini orfani pur non avendo niente nemmeno per sé. E come lei tante altre.
Lisa decide che deve fare qualcosa. Comincia con l’organizzare corse di beneficenza per raccogliere fondi. Ma è quando finalmente arriva in Congo che la sua vita cambia per sempre. Il contrasto tra il passato doloroso di ognuna di queste donne e la loro perseveranza, il coraggio, la generosità e la fiducia nella vita colpisce Lisa nel profondo, e la spinge a dedicarsi a tempo pieno alla sua nuova missione.
Dove pensava di trovare solo dolore, scopre invece un universo di solidarietà e un esercito di sorelle che la circondano di un amore contagioso.
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