ATTUALITÀ - Mondo Voc ottobre 2013 Torna al sommario
SU 9 MILIONI DI STUDENTI, 700 MILA FREQUENTANO LE SCUOLE CATTOLICHE
La scuola dà i numeri
Dalle pubbliche, alle paritarie e cattoliche, ecco come si compone lo scenario
dell’istruzione in Italia
In Italia ci sono oltre 8.500 scuole statali (non sedi) e quasi 14 mila le paritarie, due terzi delle quali cattoliche. A fronte di una quasi parità in fatto di istituti, sensibilmente diverso è il numero di iscritti. 7 milioni e ottocento mila frequentano le scuole pubbliche e 1 milione circa le paritarie. Conseguenza, questa apparente sproporzione, del diverso regime organizzativo/normativo cui sono soggette.
di Gianni Epifani
La scelta della scuola cui iscrivere i propri figli dà un’indicazione importante sulla cultura di un Paese. Posto che la preferenza per il tipo di educazione da fare impartire ai propri figli è un diritto sancito dalla Costituzione, i dati sul numero di scuole e di studenti dell’uno e dell’altro ambito offrono uno spaccato dell’orientamento religioso delle famiglie, delle possibilità economiche, delle idee sull’istruzione e sull’educazione.
Quello che segue è un quadro - si spera non troppo noioso - dell’attuale scenario scolastico in Italia. Quante sono le scuole pubbliche? Quante le paritarie? Cosa scelgono le famiglie e i ragazzi per costruire il loro futuro? Ecco in numeri il nostro sistema scolastico.
Gli studenti in cifre
Sono circa 9 milioni gli studenti in Italia. Di questi, 700 mila sono gli iscritti alle scuole paritarie cattoliche e poco più di 300 mila coloro che frequentano le altre scuole paritarie.
Più precisamente, 7.878.661 è il numero degli alunni nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado. Il 65,7% è concentrato nella scuola primaria (ex elementari) e secondaria di secondo grado (ex superiori). Gli alunni con disabilità sono 207.244, mentre quelli con cittadinanza non italiana sono 736.654 (entrambi i dati sono riferiti alle sole scuole pubbliche).
Qualche dato anche sugli insegnanti. Ammonta a 728.325 il numero complessivo di quelli delle scuole statali, compresi anche i docenti dell’infanzia. In rapporto al totale, 101.391 sono insegnanti di sostegno. Nel 2007/2008 erano 88.441, circa 12 mila in meno. Ma, negli ultimi 6 anni, la richiesta degli stessi è cresciuta in percentuale maggiore rispetto al loro aumento.
Le scuole pubbliche
I dati recentemente divulgati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca rivelano che in Italia sono 8.644 le istituzioni scolastiche statali, con oltre 41 mila sedi. La gran parte di esse è ubicata – per ragioni evidentemente connesse alle dimensioni territoriali e alla popolazione residente - in Lombardia, che ne conta 1149, seguita dalla Campania con 1030. La regione con il minor numero di istituzioni scolastiche (anche qui il rapporto è all’estensione territoriale e al numero di abitanti) è invece il Molise, con 82.
5.782 sono quelle del primo ciclo, che comprende scuole elementari e medie (correttamente primarie e secondarie di primo grado). Molto inferiore è il numero delle secondarie di secondo grado (le vecchie superiori) e delle istituzioni educative (i convitti), che si fermano a 2.862 unità.
Indirizzi e settori dopo la riforma
A seguito della riforma del sistema scolastico italiano, entrata in vigore tra il 2009 e il 2010, è cambiato lo scenario dei percorsi didattici. Il nuovo ordinamento ha ridotto a 6 il numero dei licei, eliminando la pluralità di indirizzi presenti nel vecchio. Oggi gli studenti possono scegliere tra il classico, il linguistico, lo scientifico, il musicale e coreutico, l’artistico, delle scienze umane. A questi si aggiunge il liceo europeo/internazionale. Gli Istituti tecnici hanno adesso due soli indirizzi, quello economico e quello tecnologico, mentre i professionali si dividono in due settori possibili: industria e artigianato o servizi.
Relativamente alle preferenze, i dati ci dicono che il 46,8% degli studenti si iscrive ai licei, il 32,1% ai tecnici e il 21,2 ai professionali.
Le paritarie
Con riferimento alla paritarie, sono 13.847 quelle presenti in Italia. Di queste il 72% è rappresentato dalle scuole dell’infanzia, l’11% dalle primarie, il 5% dalle secondarie di primo grado e il 12% dalle secondarie di secondo grado. È ancora
Le scuole cattoliche
I due terzi delle scuole paritarie è formato da istituti cattolici. Per questi si registra un forte calo di iscrizioni alle superiori. Sono cattoliche infatti solo il 39% di tutte le secondarie di secondo grado presenti in Italia. Il maggior numero di iscrizioni avviene nell’ambito delle scuole medie. È – non a caso - l’86% delle scuole di questo grado ad essere cattolico. Come lo è il 67% delle scuole dell’infanzia e il 75% delle scuole primarie, le vecchie elementari.
Tirando le somme
Sono oltre 8.500 le istituzioni scolastiche pubbliche e quasi altrettante quelle paritarie cattoliche. Ma le prime sono frequentate da quasi 8 milioni di studenti, mentre le seconde da appena 700mila. Conseguenza questa dei vincoli normativi che interessano le scuole statali dove, tra le tante, le regole sul dimensionamento scolastico determinano un assetto organizzativo diverso. Un’istituzione scolastica statale, per capirci, può avere più sedi e plessi su cui distribuire gli alunni. Diversa invece e, per molti versi, più semplice, l’organizzazione delle paritarie in cui i concetti di istituzione e sede di solito coincidono. Questa differenza gestionale non è irrilevante. Porta con sé problematiche che interessano vari aspetti e scatenano annose polemiche. Ma questa è un’altra storia.
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