LETTERE - Mondo Voc giugno-luglio 2013                                                             Torna al sommario

 


perrone

 

 

√ Tante… anzi una sola vocazione nella Chiesa


 

 

√ Il significato delle apparizioni Mariane

 

 

Risponde Padre Sandro Perrone

 

 

Tante… anzi una sola vocazione nella Chiesa

Caro Padre, qualche settimana fa ero a messa, in parrocchia, mi pare che fosse nel mese di aprile. Celebrava un prete che non conoscevo (non era il parroco), e questo alla predica si è messo a dire che bisognava pregare per le vocazioni. E fin qui, bene. Ma la mia meraviglia è stata quando ha parlato di vocazione battesimale, vocazione matrimoniale, vocazione laicale, ecc. Ora, io sono anziano (ma non vecchio) e mi ricordo quando in chiesa si pregava per le vocazioni, ma queste erano per farsi prete o frate. Alcuni miei compagni sono anche stati nei seminari e nei collegi, e la maggior parte di loro è uscita perché, dicevano che “non avevano la vocazione”, oppure che avevano “perduto la vocazione” e perfino, i più grandi, che avevano “tradito la vocazione”. Che c’entrano allora queste “nuove vocazioni” e da dove escono fuori? Mi dica un  po’.

(Rocco P., Mentana - Roma)

 

Caro Rocco, credo che tu non sia per nulla anziano, altrimentri ricorderesti molto bene la “grande novità”, la “svolta storica” che è stato il Concilio Vaticano II per la vita e la missione della Chiesa. Nella Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, il capitolo V è intitolato: “Universale vocazione alla santità”. In estrema sintesi, vi si afferma che tutti nella Chiesa sono chiamati alla santità. Questa è la prima fondamentale vocazione del cristiano, e questa vocazione si basa sulla chiamata alla vita divina, che avviene mediante il battesimo, dunque la vita del cristiano è basata sulla vocazione battesimale. Unica è la meta alla quale sono chiamati tutti i discepoli di Cristo, la perfezione della carità, cioè la santità.  Ma molti sono i modi, molte sono la strade per raggiungerla, ed ogni strada è differente dalle altre, pur conducendo allo stesso traguardo. Secondo una terminologia più moderna e corretta teologicamente, queste strade si chiamano vocazioni, proprio perché il singolo cristiano è chiamato personalmente da Dio a realizzare la propria missione nel mondo. Vocazione deriva da vocare, cioè chiamare. Dio chiama, l’uomo risponde. Si è chiamati alla vita, al battesimo, alla vita divina, a realizzare uno specifico compito nella propria vita. Tutte queste sono vocazioni, e molte altre ancora. E se certamente importanti e belle sono la vocazione sacerdotale e quella religiosa, non meno belle ed importanti sono quella missionaria (aperta a tutti, laici compresi, come oggi è stato felicemente riscoperto), quella matrimoniale (la famiglia non è soltanto la cellula sociale ma anche e soprattutto una piccola Chiesa), quella laicale (dove non arriva il prete – in molti posti! – arriva la testimonianza cristiana dei laici impegnati), quella celibataria per il Regno, ecc. Caro Rocco, forse sei rimasto, senza volerlo, a prima del Concilio! E, a proposito, qual è la tua vocazione?

 

 

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Il significato delle apparizioni Mariane

Caro Padre, in ufficio c’è una collega che si definisce “cristiana praticante”, ma che tutti considerano invece “integralista” (anzi, alle spalle, viene chiamata la ”talebana”). In una discussione sulle apparizioni della Madonna, e di quelle di Medjugorje in particolare, (dove lei c’è stata), qualcuno manifestava dubbi e perplessità, ma lei rispondeva con una notevole irruenza (secondo me, con aggressività eccessiva), arrivando a dichiarare: Se non ci credi, vuol dire che non vuoi bene alla Madonna! Sono rimasta molto dispiaciuta e scandalizzata, ma non ho saputo ribattere niente. Può aiutarmi lei?

(Veronica T., Trento)

 

Cara Veronica, preciso subito che non intendo entrare per niente nelle vostre liti o discussioni di colleghe di lavoro, parteggiando per l’una o per l’altra. Il mio intervento è solo per fare un po’ di chiarezza sull’argomento. Secondo la dottrina della Chiesa,  la divina Rivelazione si è chiusa con la morte dell’ultimo apostolo (con ogni probabilità, Giovanni Evangelista) e dopo che è stato completato tutto il Nuovo Testamento. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma: «L’Economia cristiana, in quanto è Allenaza Nuova e definitiva, non passerà mai e non è da aspettarsi alcuna nuova Rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo. Tuttavia, anche se la Rivelazione è compiuta, non è però completamente esplicitata; toccherà dunque alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli. Lungo i secoli ci sono state rivelazioni chiamate “private”, alcune delle quali sono state riconosciute dall’autorità della Chiesa. Esse non appartengono tuttavia al deposito della fede. Il loro ruolo non è quello di “migliorare” o di “completare” la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica». Tra le apparizioni mariane, ricordiamo, fra le più note, Nostra Signora di Guadalupe (Messico, 1531), Beata Vergine Maria della Medaglia miracolosa (apparizioni a santa Caterina Labouré, Parigi, 1830, Nostra Signora de La Salette (Francia, 1846), Nostra Signora di Lourdes (Francia, 1858), Nostra Signora di Fatima (Portogallo, 1917), Nostra Signora di Kibeho (Ruanda, 1981). Le apparizioni di Medjugorje, essendo ancora in atto da oltre 30 anni, sono ancora sub iudice; la Chiesa attende la loro conclusione per poter dare il suo giudizio autorevole e definitivo. Nell’attesa, nessuno è autorizzato a dare patenti di autenticità e, tanto meno, a condannare i non credenti.