MEDIAEDUCATION - Mondo Voc maggio 2013                                             Torna al sommario

 

 

CHATTARE E SPOSARSI. PRELUDIO DI UN NAUFRAGIO?


La coppia al tempo delle chat

 

Sono sempre di più le persone che cercano l’anima gemella online. Frequenti ormai anche i matrimoni che derivano dagli incontri virtuali. Ma è amore vero quello che nasce in chat?


di Stella F.


siti_anima_gemellaDi moda già da parecchi anni, i siti per incontrare l’anima gemella stanno registrando ora un boom di iscrizioni. Complice sicuramente la diffusione sempre maggiore di internet e delle nuove tecnologie, ma anche l’accesso alla connettività, divenuti alla portata di tutti, e la dimestichezza che con i servizi online la gente sta prendendo.


Dove
Si tratta di luoghi virtuali
a cavallo tra le agenzie matrimoniali, che rispondono al bisogno di chi vuole convolare a nozze, e i classici locali in cui incontrare gente nuova, per trovare un po’ ci compagnia, fare amicizie e poi magari anche instaurare una relazione sentimentale. Sono però disponibili in modalità online e quindi accessibili facilmente. Offrono inoltre diverse possibilità.  Dagli appuntamenti al buio, alle nuove amicizie; dai grandi amori, alle avventure; dagli speed date (appuntamenti veloci) agli incontri online. Vengono considerati una maniera semplice ed efficace (soprattutto per l’immediatezza del riscontro) per soddisfare esigenze varie.

Come
I siti che offrono queste occasioni funzionano più o meno nello stesso modo. Sono in genere organizzati per aree tematiche o geografiche, per età e per scopi (cerco matrimonio, compagnia, relazione …). Consentono di effettuare i test per la valutazione delle affinità, offrono servizi per la compatibilità astrologica e per la prudente gestione dei propri dati personali. L’iscrizione è in genere gratuita e non richiede necessariamente di rendere visibili i propri dati personali. Bisogna comunque essere maggiorenni. Sono sempre integrati con la chat, che è il luogo in cui avvengono gli incontri virtuali e in cui si può scegliere se chiacchierare soltanto o attivare la webcam e vedersi anche.

Chi
 
CHATTARE_E_SPOSARSII dati rivelano che non c’è una tipologia standard di fruitori. Gli utenti di questi siti hanno le età più disparate. A cercare occasioni di incontro in rete sono persone di vent’anni come di cinquanta, anche se sono gli over quaranta i frequentatori più numerosi e assidui. Anche i profili di questi utenti sono i più diversi. Professionisti, studenti, artisti, impiegati. Sembra insomma che la ricerca dell’anima gemella attraverso il computer sia diventata la cosa più normale e naturale per chiunque.

Quanti
Con riferimento all’Italia, alla fine dello scorso anno (dicembre 2012), i siti in questione hanno censito oltre 6.500.000 visite/iscrizioni. A giudicare dal numero di utenti (800mila), è Roma la città che registra l’interesse più alto nei confronti delle chat per single (anche se non è detto che i frequentatori lo siano davvero), seguita da Milano (400mila).

Perché
Altro dato interessante è quello relativo al numero di incontri che si concretizzano in una relazione stabile, finanche al matrimonio. Secondo l’Università di Zurigo, che a fine 2012 ha pubblicato gli esiti della ricerca “La nascita dei rapporti online”, il 26% degli iscritti alle chat/siti per la ricerca dell’anima gemella ha trovato un rapporto duraturo. E ancora,  sono le donne quelle con intenzioni più serie. Il 79% dichiara infatti di frequentare questi luoghi nella speranza di trovare l’uomo da sposare.

Recentemente sono nati anche siti dedicati agli incontri tra diversamente abili. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per ogni esigenza.


Ma cosa c’è dietro questa nuova moda? Cosa spinge la gente a rivolgersi alle chat per cercare il partner? E poi, si tratta di amori veri o virtuali? Quali sono rischi?


CHATTARE_E_SPOSARSI_2La novità non sta certamente nel fatto di rivolgersi a qualcuno che faciliti la ricerca dell’anima gemella, cosa che avviene da tempo immemorabile. Sta invece nei canali usati, che sono diventati per lo più telematici. Il cambio di contesto mette però in moto dinamiche diverse e fa sorgere problemi nuovi, sconosciuti alla pratica tradizionale di incontro in presenza. Gli studi sul fenomeno dimostrano che la ricerca di una relazione tramite la rete rappresenta per molti, soprattutto coloro che non sono più giovanissimi ed hanno una lunga relazione fallita alle spalle, una maniera comoda e discreta per rimettersi in gioco. Non occorre restaurare il proprio aspetto né rendersi attraenti; non bisogna uscire di casa, avventurarsi da soli nei locali, rompere il ghiaccio con qualche sconosciuto, fare in sintesi la figura del disperato in cerca di compagnia. Ma neppure ci si deve affidare alle agenzie o ai sensali. È un metodo fai da te, economico e divertente, sulle prime poco stressante.


In alcuni casi è anche un modo, inconscio, per sottrarsi alle difficoltà che le relazioni de visu comportano. Frequentare online qualcuno di cui non si conosce l’aspetto, la voce, il modo di fare, di gesticolare, di comportarsi, è indubbiamente più “bello”. È la fantasia che decide come debba essere chi sta dall’altra parte del monitor. L’interlocutore viene idealizzato e con lui il rapporto, che facilmente diventa così il rapporto giusto.


CHATTARE_E_SPOSARSI_3Ma …

Stando alle risultanze di un recente studio condotto dall’Università di Palermo, naufraga l’80% circa degli amori nati navigando in rete.

I frequentatori delle chat per la ricerca dell’anima gemella riferiscono in proposito di sentirsi a disagio quando “finalmente” arriva il momento dell’incontro fisico. Spesso non si sa cosa dire e ci sente in imbarazzo. Altre volte si resta delusi da chi ci si trova di fronte perché non corrisponde (e non solo per l’aspetto fisico) a come lo si era immaginato, costruito, idealizzato.

Né vale, a quanto pare, sostenere che le relazioni che nascono in chat sono più autentiche, perché prive di sovrastrutture, perché disinibite.

Infatti, seppur è vero che spesso chattando si riesce ad esprimere senza remore quello che si prova, che si pensa, che si sente, quindi ad essere veri e totalmente sinceri, è anche vero che una relazione prevede uno scambio, non è una seduta psicoanalitica, non è come parlare tra sé e sé. È una costruzione progressiva fatta di ricerca, sperimentazione, equilibri da comporre, scoperte, valutazioni, scelte. E non è neppure un gioco, specie quando ciò che si cerca è una relazione stabile. La presenza fisica ha la sua importanza nei rapporti. Vedere l’altro, dividere con l’altro uno spazio, conoscerne le abitudini, anche i difetti, fa parte di quel percorso, complesso e affascinate che si chiama conoscenza e che si concretizza “quando una vita sigilla l’altra con le parole e i gesti dell’amore” e non in solitudine, davanti al monitor.

 


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