LIBRI - LIBRI - LIBRI - Mondo Voc novembre 2011 Torna al sommario
A cura di Luciano Cabbia
Comitato per il progetto culturale della CEI (a cura)
Il cambiamento demografico
Editori Laterza, Bari 2011, pp. 198.
Il presente Rapporto-proposta prende in attento esame la diminuzione delle nascite e i mutamenti delle strutture familiari, la sconfitta della mortalità precoce e l’invecchiamento della popolazione, le conseguenze demografiche dell’aborto, il ritardo nel passaggio all’età adulta, la disoccupazione giovanile e le difficoltà delle giovani famiglie e di quelle numerose, in particolare la fatica delle donne nel conciliare cura dei figli e lavoro.
Nel volume trova spazio anche il tema del rapido aumento dell’immagrazione, con la sua incidenza ma anche con i suoi limiti nel contrastare il declino demografico dell’Italia, oltre a ulteriori particolari problematiche. Specifica attenzione è dedicata alla distribuzione geografica dei vari fenomeni.
Il volume si articola in tre capitoli: - il primo è orientato a fornire una oggettiva lettura del cambiamento, attraverso l’analisi della dinamica dei fenomeni demografici e delle trasformazioni strutturali della popolazione e delle famiglie; - il secondo riflette sulle cause del cambiamento demografico e sulle relative conseguenze di ordine economico e socio-culturale; - il terzo capitolo apre la via al terreno delle proposte e di come sia possibile governare il fenomeno del cambiamento demografico.
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Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI
Di generazione in generazione. La difficile costruzione del futuro
Edizioni Dehoniane, Bologna 2004, pp. 320.
Il volume contiene gli atti del V Forum del Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana. La riflessione sulla “difficile costruzione del futuro” compie l’itinerario delineato nei Forum precedenti sul tema dei “Mutamenti culturali, fede cristiana e crescita della libertà”, e quello sul tema riguardante il “Futuro dell’uomo. Un progetto di vita buona: corpo, affetti, lavoro”.
Il volume si apre con le tre relazioni fondamentali (card. Camillo Ruini sui problemi pastorali; prof. Cesare. Mirabelli sui nodi giuridici e istituzionali; prof. Bruno Dallapiccola sulla bioetica interculturale; alle quali seguono i 57 interventi dei partecipanti raggruppati attorno a quattro temi: l’uomo e i saperi nel passaggio delle generazioni; i cristiani tra tradizione e apertura al futuro; trasmissione della fede e prospettive pastorali; le sfide educative tra comunità, scuola e famiglia.
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Bruna Grasselli, Patrizia Ciccani
Vita affettiva in famiglia. Leggere, narrare, scrivere il proprio vissuto
Cittadella Editrice, Assisi (PG) 2011, pp. 144.
Il volume si propone di rappresentare le relazioni affettive nel contesto familiare per avvicinare alla comprensione di questo dominio complesso e generativo di esperienza emotiva e sociale nelle giovani generazioni, e lo fa con il contributo del linguaggio narrativo, di storie, di reti simboliche.
Con specifico riferimento alla ricerca e agli studi di Ferdinando Montuschi sullo sviluppo della competenza affettiva, vengono proposti i diversi luoghi e modi di interazione, di comunicazione, di sviluppo di benessere, di creatività generativa tra genitori e figli.
L’intento delle autrici è dialogare con i genitori e gli educatori sull’intreccio di sentimenti per individuare altre variabili di riflessione sui desideri, gli affetti, i conflitti, le risorse che il vivere insieme genera di continuo.
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Dionigi Tettamanzi
Alle sorgenti della vita. Il cammino della famiglia cristiana
Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2011, pp. 282.
Unite, divise, ricomposte, traballanti… Le famiglie di oggi viste dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Il Cardinale affronta il tema della famiglia con discrezione, umiltà e rispetto, per capirne le difficoltà, i bisogni, ma anche le indubbie potenzialità.
Una riflessione serena e ricca di umanità, rivolta anche a quei nuclei familiari – le coppie di fatto, le coppie che hanno dovuto confrontarsi con la separazione o il divorzio – verso le quali in passato la Chiesa sapeva pronunciare solo parole di rimprovero o di condanna, e nei cui confronti il cardinale Tettamanzi ha mostrato da sempre una particolare attenzione.
Il volume affronta, tra gli altri, anche i temi dell’educazione, il rapporto genitori-figli, l’alleanza educativa tra scuola e famiglia, il lavoro e la qualità della vita, i problemi di salute, le famiglie dei migranti.
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Tito Boeri, Vincenzo Galasso
Contro i giovani. Come l'Italia sta tradendo le nuove generazioni
Mondadori, Milano 2007, pp. 158.
L’Italia è una delle società in cui il sostegno delle famiglie ai giovani è più forte e in cui la permanenza dei figli tra le mura domestiche è più lunga; a questo si aggiunge il fenomeno del calo della natalità e l’allungamento della vita. Il risultato di questo insieme di fattori si ritorce proprio contro i giovani: su ogni giovane italiano oggi gravano decine di migliaia di euro di debito pubblico, e alcune centinaia di migliaia di euro di debito pensionistico.
E questo lo si è fatto non tanto per costruire infrastrutture, migliorare la qualità dell’istruzione o dei servizi, ma per pagare pensioni di invalidità, creare posti pubblici spesso inefficienti, concedere baby pensioni e pensioni di anzianità, cedere alle pressioni di rappresentanze di interessi specifici e di breve respiro.
Questa combinazione di altruismo privato e di egoismo pubblico è diventata un freno molto forte alla crescita del Paese e rappresenta una pesante ipoteca sul futuro. Una possibile via di uscita, secondo gli Autori, potrebbe dipendere dalla generazione dei quarantenni, e dal suo coraggio di imboccare la strada delle riforme nel mondo del lavoro, delle professioni, dei servizi e del welfare.
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Elisabetta Ambrosi, Alessandro Rosina
Non è un paese per giovani. L'anomalia italiana: una generazione senza voce
Marsilio Editori, Venezia 2009, pp. 112.
Da sempre sono i giovani la parte più dinamica di una società: sono loro a travolgere le barriere della tradizione, a proporre inedite letture della realtà. Eppure in Italia, per le nuove generazioni, questo non vale. Scopertesi improvvisamente “rapinate” del proprio futuro, non accennano a reagire. Il conflitto generazionale è disattivato.
Manca la spinta al rinnovamento e la società rimane rigida, poco reattiva davanti alle grandi sfide. Gli Autori analizzano senza sconti le responsabilità di due generazioni, in modo diverso protagoniste in negativo dell’Italia di oggi. Padri che monopolizzano spazi e risorse disponibili, senza curarsi del bene comune; figli che dipendono morbosamente dalla famiglia, senza coraggio né capacità di immaginare un futuro diverso: sono alcuni dei motivi che rendono l’Italia un paese che non cresce, dove i giovani hanno scarso peso e poca voce.
Sullo sfondo un interrogativo ineludibile: è ancora possibile, per i figli, un pieno riscatto, o appare sempre più concreta l’inquietante ipotesi di un “salto di generazione”?
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Matteo Fini, Alessandra Sestito
Non è un paese per bamboccioni. Dieci storie italiane di giovani di successo
Editore Cairo Editore, Milano 2010, pp. 224.
L’Italia risulta essere il più vecchio Paese d’Europa. Emarginati e relegati a ruoli precari anche nella ricerca, i giovani italiani sono quelli che in tutta Europa credono meno nella possibilità di realizzarsi con un’occupazione gratificante.
La fotografia del Paese nell’era della crisi del lavoro è demoralizzante. Poche famiglie under 35, “anziani” al potere, troppa burocrazia, rifiorire della pratica della “raccomandazione” o peggio. Ma ci si deve arrendere a un’Italia come fabbrica di bamboccioni?
Alla domanda se esistono giovani di talento che ce l’abbiano fatta nel nostro Paese da soli nei loro rispettivi ambiti, la risposta è alla fine positiva. Di giovani di successo, che non ricercano le luci della ribalta e non si fanno abbagliare dal facile successo a orologeria dei reality show, ce ne sono in tutti i campi: il manager, il gelataio, il medico, il musicista, l’architetto, l’informatico, il sindaco. E le loro esperienze sono appassionanti perché vere.
Come sono riusciti a costruire una carriera basandosi solo sul proprio talento in un Paese che soffoca e deprime il merito? Come hanno fatto? Queste storie ce li raccontano. Storie di ragazzi e ragazze con passione e volontà di ferro, che sono riusciti a diventare esattamente quello che desideravano.
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Andrea Mariani
Trasmissione della fede ed esperienza morale nella famiflia
Edizioni Art, Novara 2008, pp. 152.
Oggi non sembra esserci un compito più affascinante e nello stesso tempo più urgente di quello dell’educazione.
Se poi la fede è il senso ultimo della realtà per la persona credente, allora la sua trasmissione alle nuove generazioni diventa il cuore di un’autentica educazione cristiana e la responsabilità principale dei genitori cristiani.
L’Autore affronta con coraggio la sfida di domande cruciali e offre, insieme, un percorso di riflessione ben fondato e pedagogicamente sapiente.
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Gilberto Gallini, Mariateresa Zattoni
Dio fa bene ai bambini. La trasmissione della fede alle nuove generazioni
Editrice Queriniana, Brescia 2008, pp. 208.
Quale immagine di Dio trasmettere ai nostri figli o ai nipoti che ci vengono affidati? Quale amore, quale Chiesa, quale Cristianesimo presentare ai ragazzi del catechismo?
La risposta è duplice: per parlare correttamente ed efficacemente, per esempio, dell’amore di Dio come Padre, occorre avvalersi dell’aiuto delle scienze umane oltre chee della riflessione teologica, e occorre farlo nella maniera più concreta possibile, valorizzando cioè la relazione familiare e quella educativa.
Ogni discorso avviene in forma narrativa, per rendere più vicini e “familiari” – nella modalità del racconto – i contenuti e i valori della fede cristiana.