STORIE DI VITA - Mondo Voc agosto - settembre 2011 Torna al sommario
A Madrid in vacanza scopre la Gmg e incontra il Signore.
Uno scherzo per una rinascita
Racconto/intervista sulla meravigliosa esperienza di un giovane a Madrid, partito pensando di andare in vacanza in Spagna e tornato in Italia in compagnia del Signore.
di Michele Pignatale
È tornato a casa con un volto trasformato, dalla stanchezza, dalle notti insonni, dai lunghi trasferimenti, dal cibo certamente scarso per giovani ventenni. Ma non solo. Trasformato da una novità che sempre accade, e a molti, durante le celebrazioni della Giornata Mondiale della Gioventù: quella di incontrarsi finalmente con Qualcuno capace di ridare alla vita una nuova consistenza.
Leandro è un giovane studente universitario di Avellino. Ha la passione del canottaggio nonostante le sue origini montane. Per lui questo sport è tutto. Sacrifica ogni cosa per permettersi di gareggiare a livello dilettantistico in gare nazionali. Continui trasferimenti a Napoli per allenarsi e competere.
Altri interessi sono comuni ai giovani della sua età, come pure vivere senza accorgersi del mondo che lo circonda con i suoi problemi, le sue crisi, le difficoltà. Non frequenta la parrocchia ma ha degli amici con cui condivide sporadicamente qualche partita di calcetto.
La partenza per la Spagna
È proprio da questi amici che sente parlare di una vacanza in Spagna. Una settimana a Valencia e poi un’altra a Madrid. Nessuno che accenna alla GMG. Una vacanza da vivere alla scoperta dei luoghi e della cultura, con qualche bagno sulle spiagge Valenciane prima di immergersi nel caldo continentale di Madrid. Naturalmente in sacco a pelo, sfruttando ostelli ed altro. E poi chissà quante avventure e incontri spericolati.
Leandro si fa avanti e chiede di poter far parte del gruppo. La Spagna lo attira in tutti i sensi. I suoi amici lo accettano come decimo del gruppo senza rivelargli il contenuto della presenza a Madrid.
I giorni di Valencia scorrono tra spiaggia al mattino, visite alla città con il Museo delle Scienze e quello Oceanografico al pomeriggio e movida serale tra i locali del centro. Al quarto giorno di permanenza a Valencia, la città comincia ad arricchirsi di nuove presenze. Giovani di altre parti del mondo con bandiere dei loro paesi, sacchi a pelo, magliette colorate si muovono attraverso alcuni avvenimenti preparati per loro in attesa dello spostamento a Madrid.
Con alcuni di questi giovani sudamericani Leandro si incontra nella piazza principale di Valencia, scambia con loro qualche parola dandosi appuntamento a Madrid. Lui ci sarebbe andato come turista.
L’arrivo a Madrid
“Guarda che a pensarci mi viene una rabbia – mi racconta Leandro per telefono – per il modo in cui mi hanno taciuto tutto il programma della vacanza di Madrid e come ci sono cascato. Io ero sicuro che si trattasse di una vacanza particolare e i giorni di Valencia mi confermavano tutto. E neanche l’arrivo a Madrid mi ha fatto crescere un dubbio. Pensa che mi hanno detto che avremmo risparmiato un po’ di soldi se avessimo sfruttato l’accoglienza destinata ai giovani che arrivavano a Madrid per incontrare il Papa. Io ci ho creduto fino a quando non mi sono ritrovato la sera a dormire in un capannone con altri tremila ragazzi e ragazze e aver visto un amico del gruppo che con una piccola lampada piazzata sulla fronte leggeva un libro, Diciamo che più che leggere mi sembrava che pregasse. Mi sono rigirato dall’altra parte proponendomi di chiarire tutto al mattino.
Già all’alba ho sentito i primi canti e movimento in generale, in un crescendo continuo; svegliatomi, fissavo tutto quello che succedeva davanti a me. Era qualcosa di veramente indescrivibile.
Mi sono ripromesso di non chiarire con i miei amici e aspettare le loro decisioni. Prima di recarci nel luogo che poi ho saputo essere una chiesa dove si sarebbero svolte delle catechesi, i miei amici mi hanno consegnato un sacco e un cappello. Era il Kit per i partecipanti alla Giornata. Non ho fatto domande, non mi sono chiesto nulla. Ho solo seguito quello che facevano loro. In tutto questo, quello che mi divertiva era scrutare le facce dei miei amici che si domandavano perché non reagissi o non facessi domande, visto che la nostra vacanza a Madrid si stava trasformando in una fatica bestiale”.
Una grande festa di giovani
Leandro ha vissuto tutte le giornate di Madrid con questa disponibilità apparentemente insignificante ma che si è rivelata propiziatrice per assorbire tutto ciò che accadeva in quei momenti. I canti, le feste, le risate, i momenti di preghiera, le catechesi, le testimonianze, gli incontri per le vie di Madrid con altri giovani del mondo, con la gioia che brillava sui loro volti, la tempesta della veglia col Papa e il disagio della notte sul terreno bagnato, il caldo torrido che faceva diventare la riserva d’acqua portatasi dietro utile solo per lavarsi le mani.
L’incontro con il Signore
“In diversi momenti di stanchezza e di sfinimento, finisce di raccontare Leandro - mi sono chiesto come mai, sul volto dei miei amici e su quello di tutti i giovani che incontravo, potevo scorgere qualcosa di diverso dal solito e poi quel continuo gareggiare ad aiutarsi, a favorire chi era in difficoltà, a chi era stato vittima di scippi e aveva perso documenti e denaro, mi suscitava continue domande. Le risposte le ho avute dalle testimonianze di altri giovani che dormivano e mangiavano con noi, dalle catechesi che mi hanno svelato il volto di Colui che nella mia vita non aveva trovato posto fino a quel momento. E poi le parole chiare del Papa, anche se ascoltate da una distanza siderale. Cosa dirti? Mi sono sentito sfidato e vinto. Ho ceduto. Mentre rientravamo in aereo, guardando dal finestrino un meraviglioso imbrunire, il mio cuore ha saputo esprimere poche parole: Entra Signore nella mia vita e trasformala come Tu vuoi. E tutto era partito da uno scherzo.”
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