18 Giugno 2014

 

Tre nuovi sacerdoti al servizio della diocesi perugino-pievese. Ordinazione con il cardinal Bassetti

 

ordinazione-sacerdotaleChiesa, la messa non è finita


 


 

Le chiamano "vocazioni adulte", giunte ad un momento della propriavita in cui si riteneva di avere tutto: un titolo di studio, una lavoro, qualcuno ancheuna fidanzata. Poi la scelta di lasciare tutto per seguire Dio e farsi "tutto per tutti".

Il 28 giugno tre diaconi, don Lorenzo Marazzani, don Marco Cappellato e don Matteo Rubechini, riceveranno l'ordinazione presbiterale, nel corso della solennacelebrazione alle ore 18 nella basilica di San Lorenzo in Perugia, attraversol'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del cardinale GualtieroBassetti.Venerdì 27 alle ore 20.45 i fedeli dell'archidiocesi di Perugia-Città della Pieve siritroveranno per una veglia di preghiera per i diaconi.

 


Appuntamento al santuariodella Madonna dell'Oliveto di Passignano sul Trasimeno per la veglia presieduta damonsignor Nazzareno Marconi, vescovo eletto di Macerata-Tolentino-RecanatiCingoli-Treia.Cos'è che spinge questi uomini a diventare sacerdoti in un mondo che sembra nonaverne bisogno? Il primo dato che emerge è che si tratta per lo più di vocazioniadulte. Storie di chi prima di scegliere la tonaca era professionista, anche realizzato,ma che ad un certo punto ha deciso di entrare in seminario.


Tre sono pochi rispettoal numero di sacerdoti deceduti, ma sono quelli che Dio manda. E non è un misteroche, nei paesi occidentali, al calo delle vocazioni corrisponda l'innalzarsi dell'etàmedia dei sacerdoti. Anche dei seminaristi. Il cardinal Scola, ordinando 26 sacerdotia Milano, ha ricordato loro che «non sarete mai soli. Ogni cristiano non è mai solo: ipresbiteri sono segregati in seno al popolo di Dio. Tutta la vostra vita si svolgerà in seno al popolo di Dio fratelli tra fratelli».In occasione dell'ordinazione diaconale i futuri sacerdoti avevano ricordato come «pur provenendo da punti di partenza tanto distanti, ci siamo ritrovati insieme in camminoverso il ministero sacerdotale nella Chiesa cattolica, sperimentando il dono di una comunione profonda, oltre che di autentica amicizia, che mai avremmo immaginato e che solo il Signore poteva regalarci».

 

(http://www.giornaledellumbria.it)