25 novembre 2013
Marianna Popieluszko: una santità nata dalla pazienza nelle difficoltà quotidiane
A Suchowola il funerale della madre del sacerdote martire del comunismo, beatificato 3 anni fa
La madre di un Santo
L’eucaristia è stata concelebrata, fra gli altri, dal cardinale Kazimierz Nycz, Arcivescovo Metropolita di Varsavia, Leszek Slawoj Glodz, arcivescovo metropolita di Gdansk, Stanislaw Szymecki, vescovo emerito. Al funerale era presente anche l'ex presidente Lech Walesa, i rappresentanti del Parlamento Polacco e i membri del sindacato Solidarnosc, giunti da tutto il paese.
“Marianna Popieluszko ha partecipato al martirio di suo figlio, don Jerzy Popieluszko”, ha detto nella sua omelia, l'arcivescovo Ozorowski. L’arcivescovo ha sottolineato che Marianna Popieluszko “ha offerto a tutti noi una vera testimonianza di fede”. L'esempio della sua vita dovrebbe essere un modello per tutti. Oggi le parole, i gesti e le azioni di Marianna Popieluszko diventano un simbolo", ha detto il Metropolita di Bialystok.
“La fede ha rappresentato per lei la forza per superare le difficoltà quotidiane”, ha proseguito l’arcivescovo.
“Dio era la sua vita, forza e gioia, Era sempre in ginocchio davanti a Lui. Pregava sempre il rosario. E quando il tempo si faceva difficile, Marianna Popieluszko si coccolava con Maria per la croce di Cristo. Una caratteristica importante della madre del beato don Jerzy è stato anche il patriottismo che portava nel cuore e nella mente”, ha aggiunto il presule.
Per il funerale di Marianna Popieluszko, papa Francesco ha inviato una lettera in cui afferma che "la santità degli uomini nasce prendendo con la pazienza le difficoltà quotidiane”. Marianna Popieluszko si prese la briga della crescita dei figli e la cura materna della sua famiglia. La Divina Provvidenza ha fatto sì che il frutto della sua maternità, il figlio benedetto don Jerzy abbia raggiunto gli onori degli altari del martirio. Questo martirio è stato pagato anche dalla madre sofferente, che ha visto la pazienza di Dio, è salita al di sopra del dolore, confidando il Creatore. Lei si è fidata di Dio, accettando le croci grandi e piccole della vita quotidiana. Si tratta di una santità nascosta che porta un frutto benedetto, ha scritto papa Francesco.
Lettere di cordoglio sono state inviate dal cardinale Stanislaw Dziwisz, dall’Arcivescovo Jozef Kowalczyk, primate di Polonia, dall’arcivescovo Józef Michalik, presidente della Conferenza Episcopale Polacca, dal vescovo Wojciech Polak, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Polacca. Condoglianze sono state espresse anche da Bronislaw Komorowski, presidente della Polonia, e da Donald Tusk, primo ministro.
A nome dell'Arcidiocesi di Varsavia, il cardinale Kazimierz Nycz ha sottolineato che “la fede e l'amore per la Patria, osservati nei figli della signora Marianna Popieluszko, proviene dalla loro educazione”. La pietà profonda, il patriottismo, il coraggio del cuore, la verità e il principio del "non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene" è un valore a cui sono stati educati i figli di Marianna Popieluszko, ha detto il cardinale Nycz.
Anche il presidente di Solidarnosc, Piotr Duda ha ricordato che Marianna Popieluszko accompagnava con fedeltà i pellegrinaggi dei lavoratori al Santuario di Jasna Góra. Marianna Popieluszko era il vero testimone di suo figlio, il beato don Jerzy, ha detto Piotr Duda, che ha ringraziato la madre del cappellano di Solidarnosc per la fede e per l’amore.
Dopo la Messa, la bara di Marianna Popieluszko è stata spostata presso il cimitero di Suchowola.
Marianna Popieluszko è morta il 19 novembre, a 93 anni, all'Ospedale di Bialystok. Marianna era nata il 1° giugno 1920, in una regione rurale di Bialystok. Sposatasi all'età di 22 anni, durante la guerra, ha dato alla luce cinque figli, due dei quali sono morti: una figlia a due anni, e Jerzy, il prete martire del sistema totalitario, divenuto un simbolo della resistenza durante i tempi bui del regime comunista.
Nel 2006, il presidente della Polonia, Lech Kaczynski, aveva assegnato a Marianna Popieluszko la Croce con la Stella dell'Ordine della Rinascita della Polonia. La figura della donna aveva affascinato e incuriosito diversi giornalisti e scrittori e numerose sono state le pubblicazioni a lei dedicate.
Partecipava ogni anno al Pellegrinaggio degli Operai a Jasna Góra. E il 18 settembre 2004 aveva preso parte anche al VIII Pellegrinaggio del Settimanale Cattolico Niedziela e dei suoi collaboratori al Santuario di Madonna di Czestochowa. In quell'occasione, Marianna ricevette da monsignor Ireneusz Skubis, caporedattore della rivista, la Medalglia “Mater Verbi”.
Per Marianna non fu facile vedere uccidere il proprio figlio Jerzy a soli 37 anni dal regime comunista. Ai funerali del sacerdote parteciparono più di 400.000 persone. In questi anni, 17 milioni di persone hanno visitato la sua tomba, e ogni 19 ottobre si tiene una veglia di 24 ore per ricordarlo. Eroe nazionale polacco, Jerzy Popieluszko è stato riconosciuto dalla Chiesa cattolica come martire ed è stato beatificato a Varsavia, il 6 giugno 2010, nella piazza intitolata al Maresciallo Pilsudski.
(www.zenit.org)