Beatificazioni11 maggio 2013

Domenica il Papa canonizzerà.Tra i nuovi santi le suore che salvarono gli indios e un vescovo. Domani la beatificazione di don Novarese

Chiamati ancora alla santità

Questo fine settimana è caratterizzato da una beatificazione e delle canonizzazioni annunciate nello storico Concistoro dell’11 febbraio scorso, quando il papa emerito Benedetto XVI comunicò la sua rinuncia al pontificato.
Domani alle 10,30 nella basilica papale di San Paolo Fuori Le Mura si svolgerà la beatificazione di mons. Luigi Novarese (nato a Casale Monferrato, Alessandria, il 29 luglio 1914, e morto il 20 luglio 1984 a Rocca Priora, Roma): presiederà la cerimonia, in rappresentanza di papa Francesco, il Segretario di Stato card. Tarcisio Bertone.
E poi domenica alle 9,30, sul sagrato della Basilica di San Pietro, il Pontefice celebrerà la Messa con il rito di canonizzazione di: Antonio Primaldo e Compagni, morti Martiri nel 1480; Laura di Santa Caterina da Siena (al secolo Maria Laura di Gesù Montoya y Upegui), nata a Jerico, Colombia, nel 1874 e morta a Medellin nel 1949, fondatrice della Congregazione delle Suore missionarie della Beata Vergine Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena; Maria Guadalupe (Anastasia Guadalupe García Zavala), nata a Zapopan, Messico, nel 1878 e morta a Guadalajara nel 1963, cofondatrice delle Serve di Santa Margherita Maria e dei Poveri.

Mons. Novarese.

È il fondatore della comunità dei Silenziosi Operai della Croce e del Centro Volontari della Sofferenza. Il beato Giovanni Paolo II lo ha definito “Apostolo degli ammalati”; oltre ad avere lavorato nella Segreteria di Stato della Santa Sede – dal 1942 al 1970 – e nella Conferenza episcopale italiana – dal 1970 al 1977 – si è impegnato contro l’emarginazione dei disabili.

Antonio Primaldo e Compagni.

Il “Martirologio Romano” (nel giorno 14 agosto) li definisce così: “A Otranto in Puglia, circa ottocento martiri, che, incalzati dall’assalto dei soldati Ottomani a rinnegare la fede, furono esortati da Antonio Primaldo, anziano tessitore, a perseverare in Cristo e ottennero così con la decapitazione la corona del martirio”.

Laura di Santa Caterina da Siena.

Nel “Martirologio Romano” (21 ottobre) si legge: “Vergine, si dedicò con grande profitto ad annunciare il Vangelo tra le popolazioni indigene ancora prive della fede in Cristo e fondò la Congregazione delle Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena».

Maria Guadalupe.

Il “Martirologio Romano” (24 giugno) la descrive così: “Vergine, partecipò attivamente alla fondazione della Congregazione delle Ancelle di Santa Margherita Maria e dei Poveri e svolse con impegno opere di carità tra i poveri e gli ammalati”.

(www.vaticaninsider.it)