monaca2Febbraio 2013

Testimonianze vocazionali delle Monache Benedettine di Urbania (1)

Voleva essere vicina a Gesù come i chierichetti durante la S. Messa

Carissimi, Con tanta semplicità vi voglio parlare della mia vocazione alla vita monastica benedettina, vissuta in questo monastero di Urbania, la città che mi ha vista nascere e crescere. Fin da bambina sentivo un grande desiderio di farmi monaca. Ricordo che mi arrampicavo sul muro di cinta del monastero per poter vedere le monache mentre lavoravano nell'orto. Dicevo alla mia mamma che volevo andare dalle monache per restare sempre vicino a Gesù. Ma lei mi rispondeva sempre che questo era impossibile, essendo noi così poveri. Io, però, pregavo spesso il Signore a concedermi questa grazia.

La mia mamma mi portava alla Santa Messa qui, nella chiesa del monastero. E quando vedevo i chierichetti all'altare, tanto vicini a Gesù, avrei voluto anche io essergli sempre vicina. Mi dava poi tanta gioia sentire le monache pregare e cantare. Con il passare degli anni il desiderio di farmi monaca cresceva sempre più. Quando ho manifestato questa chiamata di Dio al mio Padre spirituale, certo per provarmi, lui ha esagerato riguardo alla povertà del monastero, dicendomi che le monache avevano ben poco da mangiare. Io gli ho risposto che, se intanto loro non morivano di fame, non sarei morta di fame nemmeno io.

Nella sua grande bontà, il Signore mi ha fatto conoscere una nobile Signora che mi ha fornita della dote monastica, che in quel tempo era d'obbligo per essere ammessa in monastero. E così finalmente, superate tutte le difficoltà, giunto il giorno tanto desiderato, con grande gioia ho varcato la soglia del monastero.

Sono trascorsi ormai tanti anni da quando abbracciai la vita monastica, e mai mi sono pentita d'aver seguito questa strada. Anzi sento ancora la gioia e l'entusiasmo dei primi giorni, anche se non mancano nemmeno qui le cose dure e aspre inerenti alla nostra vita terrena.

C'è sempre in me la volontà di seguire il Signore nella via della perfezione evangelica e della santità. Vivo la mia vita monastica pregando e lavorando, cercando di aiutare le mie Consorelle. Nei momenti liberi per la preghiera personale, sono felice di restare ai piedi del Tabernacolo, per presentare a Gesù Eucaristia i bisogni della Chiesa e di tutta la famiglia umana. Prego in modo particolare per la gioventù, e perché il Signore chiami ancora altre giovani generose e disposte a vivere questa mia stessa meravigliosa esperienza.

(Su www.benedettineurbania.it/testimonianza.htm)