541f05558e30 gennaio 2013

Verso il primo meeting dei giovani cattolici per la giustizia sociale. Colloquio con il rettore dell'Università Lateranense, monsignor Enrico dal Covolo che lancia l'idea di un nuovo progetto di evangelizzazione dedicato ai giovani

La vocazione sociale dei giovani cattolici

Monsignor dal Covolo è stato tra i protagonisti della recente assemblea sinodale. Il rettore della Lateranense ha tenuto un discorso sul tema della scristianizzazione che si annida nella società e nella cultura contemporanea cercando, gradualmente, di estromettere la benefica influenza della Chiesa dalle istituzioni educative. Il rettore ha annunciato che per dare valore a questa prospettiva di rilancio della nuova evangelizzazione e di una presenza dei cristiani nel mondo culturale, è necessario coinvolgere i giovani, le generazioni dle futuro che dovranno raccogliere in concreto l'appello del sinodo a favore della trasmissione la fede. A Vatican Insider dal Covolo parla della proposta.

"Essa nasce come incontro internazionale. Si tratta della prima edizione del Meeting Internazionale dei giovani cattolici per la Giustizia Sociale, intitolato ‘Rinnovare la società attraverso il Vangelo’, allo scopo di riunire giovani cattolici di età compresa tra i 20 e i 30 anni, impegnati in diversi ambiti del sociale: diritti civili, educazione, carità e comunicazione”.

Quali sono le premesse di questa iniziativa?

“Mesi fa a piazza San Pietro, in occasione della Solennità dei Santi Pietro e Paolo, nasceva spontaneamente il movimento “NoiXBenedetto”, frutto dell’iniziativa di un gruppo spontaneo di giovani cattolici che si univano mediante internet ed i social network,  dando vita ad una iniziativa calorosa con  l’obiettivo di manifestare l’amore al Papa, contro l'onda degli attacchi demagogici dei media. Allora è nato un  movimento che, dalla piazza virtuale di Facebook, Twitter e Youtube, prova ad occupare con la propria partecipazione la piazza reale e viva, affinché dai corridoi delle università sino al microcosmo delle associazioni, si possa sentire la presenza di spettatori non più passivi, ma persone attive, che vivono quotidianamente la loro Fede e il loro impegno per la Nuova Evangelizzazione. E così a distanza di pochi mesi il movimento ha fatto ‘uscire allo scoperto’ molti giovani, crescendo sui social network sino a superare i 21.000 iscritti, sottolineando che c’è voglia di impegnarsi per favorire la centralità dei giovani all’interno della Chiesa, a fianco del Santo Padre”.

“Oggi il movimento ‘Noi per Benedetto’  – o We 4 Benedict come si legge nel logo– afferma dal Covolo - "ha aperto un proprio sito, www.noixbenedetto.it, in 6 differenti lingue, arabo compreso, ad indicare come l’evangelizzazione cross-mediale possa raggiungere e unire persone in posti molto distanti tra di loro”.

Non è casuale che sia al centro di questa iniziativa una istituzione educativa  la sua Università?

"Il meeting si terrà a Roma presso la Pontificia Università Lateranense, col patrocinio del Pontificio consiglio per i Laici, dal Pontificio consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e dal Pontificio consiglio della Giustizia e della Pace, nei giorni 20-21-22-23 marzo, concludendosi il 24 mattina nella Domenica delle Palme in piazza San Pietro, nell’occasione dedicata alla giornata Diocesana dei giovani".

Ci può anticipare come sarà articolato l’evento ?

“Il meeting sarà diviso in giornate di lavoro, ognuna delle quali verterà su tre specifiche emergenze sociali quali povertà giovanili, ruolo pubblico della Religione e famiglia, con la presenza di relatori di primo piano, sia come speaker che partecipanti ai momenti di riflessione e discussione. La sessione del 20 marzo sarà aperta introdotta da una relazione dal tema ‘L’impegno dei giovani nella Nuova Evangelizzazione’ di don Pascual Chávez Villanueva, Rettor Maggiore dei Salesiani. Il giorno 21 marzo sarà la volta il cardinale Oscar Maradiaga, presidente della Caritas Internazionale, con una lettura sapienziale dell’attuale situazione mondiale dal titolo ‘What Went Wrong’, seguita da una breve riflessione di Chiara Amirante, fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti.Il 22 marzo verrà affrontata la tematica del ‘ruolo pubblico della Religione nelle società secolarizzate’ da parte dell’Onorevole Wilfried Martens, Presidente del Partito Popolare Europeo ed ex Primo Ministro del Belgio, mentre l’introduzione della Giornata sarà affidata a Monsignor Dario Edoardo Viganò, professore ordinario di Teologia della comunicazione presso la Pontificia Università Lateranense.

L’ultimo giorno dei lavori, il 23 marzo, il cardinale Keith Patrick O’Brien, Primate di Scozia, parlerà della difesa dell’istituzione familiare, con un intervento dal titolo ”Fighting for the family”, dopo la riflessione introduttiva di S.E. Mons. Mario Toso, Segretario del Pontificio Consiglio per la Giustizia e per la Pace”. Il Meeting vedrà l’intervento conclusivo di Padre Terence Henry, Presidente dell’Università Francescana di Steubenville, sul tema: “I leaders che Cristo sta cercando”.

Lei pensa sia possibile invertire la forte secolarizzazione con un progetto culturale di rinnovamento spirituale?

“Una comunità ecclesiale che si impegna per una nuova evangelizzazione dovrà curare con urgenza e priorità il buon funzionamento delle Scuole e delle Università in genere, ma in modo tutto particolare di quelle cattoliche”, ha sottolineato. “In stretta sinergia con le famiglie e le altre agenzie educative del territorio (parrocchia, oratorio, centri giovanili, istituzioni...), esse dovranno rendersi capaci di fronteggiare efficacemente l'attuale emergenza educativa: perché la risposta della Chiesa all'emergenza educativa è la formazione, e soprattutto la formazione dei formatori, che passa in modo peculiare attraverso le Scuole e le Università”.

Dialogo tra fede e cultura oltre alla ricerca e alla formazione come asse portante dunque.

"Un dialogo inesausto tra la scienza di Dio e le scienze dell’uomo, all’insegna di una sintesi teologica assimilata esistenzialmente, e coerentemente testimoniata dai formatori”, ribadisce. “Perché questo è il punto veramente cruciale: oggi molti fanno i professori (me compreso…), ma troppo pochi sono i testimoni della fede e dell’incontro vero con Gesù Cristo”. E allora nessuna meraviglia che i giovani siano i protagonisti primari del meeting di marzo, perché non sono solo gli attuali studenti, ma saranno anche i futuri docenti".
Un avvenimento, per concludere, che dal Covolo definisce“come una eco del Sinodo nel mondo giovanile, un voce nuova che nasce dall’Amore per la Chiesa e per il suo pastore coraggioso di Benedetto XVI”.

(www.vaticaninsider.it)