a0016b38f923 ottobre 2012

Una riflessione sul discernimento vocazionale su Civiltà Cattolica di padre Gianfranco Ghirlanda

Maggiore attenzione alla scelta vocazionale

«Come ogni vocazione cristiana,  quella al sacerdozio è un dono di Dio fatto al singolo e alla Chiesa. Da qui deriva un diritto/dovere dell’istituzione formativa di acquisire le conoscenze necessarie per formulare un giudizio  prudenzialmente certo sull’idoneità del candidato».
Lo sottolinea il padre gesuita Gianfranco Ghirlanda in un articolo che appare sulla  rivista «La Civiltà Cattolica» dal titolo «Formazione e  valutazione dei candidati al sacerdozio».
Nello stesso tempo, però, osserva padre Ghirlanda, «si deve  fare appello al dovere del candidato di offrire la sua personale,  convinta e cordiale collaborazione all’azione formativa».
I risultati della consultazione, «in spirito di cooperazione e responsabilità da parte del candidato» al sacerdozio, «verranno comunicati da lui  stesso, o dallo psicologo, ma soltanto con il permesso scritto  dell’interessato, innanzitutto al padre spirituale, eventualmente  anche ai superiori in foro esterno».

(www.vaticaninsider.it)