ATTUALITÀ - Mondo Voc febbraio 2014 Torna al sommario
ANEDDOTI E CURIOSITÀ SULLA CRESIMA
Il ponte dell'asino
Un'antica leggenda per capire l'importanza dello Spirito Santo
nel cammino da cristiani
Con la cresima si diventa cristiani maturi e si è pronti per iniziare un cammino nuovo, che certamente non è semplice e presenta molte insidie. Ma lo Spirito Santo, che da quel momento in poi accompagna il fedele, illumina, mette in guardia, aiuta.
di N.C.
C’è un aneddoto che qualche vescovo usa per spiegare l’esperienza della confermazione. Si racconta che un giorno il diavolo si offrì di costruire un ponte per un Santo che, quotidianamente, doveva attraversare un torrente impetuoso. Il Santo, illuminato dallo Spirito Santo che è la vera conoscenza, capì subito che non c’era da fidarsi e così, intuendo che il maligno avrebbe preteso l’anima di colui che l’avesse usato, anziché avviarsi sul ponte vi mandò per primo il suo asino e il diavolo, che non era interessato all’animale, rimase a mani vuote.
Ebbene, con la cresima inizia il cammino da cristiani che è come il ponte dell’asino cioè una prova difficile, nell’affrontare la quale c’è anche il rischio di perdersi. Ma, se si ascolta lo Spirito e si usano i suoi doni, se ci si affida a Dio, si può guadare anche il torrente peggiore, attraversando il ponte più pericoloso, e avanzare forti nel cammino della vita.
La Confermazione nel Catechismo
Il catechismo della Chiesa Cattolica presenta il sacramento della Confermazione nella parte seconda, relativa alla celebrazione del mistero cristiano, alla sezione seconda, inerente i sette sacramenti della Chiesa.
Al numero 1285 introduce la cresima spiegando: “Con il Battesimo e l'Eucaristia, il sacramento della Confermazione costituisce l'insieme dei sacramenti dell'iniziazione cristiana”.
È, nell’ordine, il terzo che conferma appunto le promesse e i voti battesimali, perché il cammino di consacrazione a Dio Padre non resti incompiuto, rafforzando – per mezzo dello Spirito Santo – l’impegno del credente nella fede e nella testimonianza di Cristo.
Qualche curiosità
In oriente il sacramento della confermazione viene impartito con il battesimo dal sacerdote. In occidente invece le celebrazioni sono due distinte e la seconda, quella della Confermazione, è riservata al Vescovo.
Il sacro crisma, con cui è impresso il sigillo sulla fronte del cresimato e di cui l’olio è elemento fondante, è consacrato dal Vescovo, per tutta la diocesi, durante la messa crismale del Giovedì Santo.
L’olio ha molti significati: è segno di abbondanza, purifica, rende agili (non a caso lottatori ed atleti vengono cosparsi di questo unguento) è segno di guarigione, cura infatti le contusioni e le piaghe, è elemento di bellezza e alimento salutare. Nella cresima l’olio rappresenta la grazia abbondante, che si sparge nell’anima del cristiano per confermarlo nella fede. Un tempo il neo cresimato riceveva dal Vescovo un leggero schiaffo come memento del suo essere cristiano, quindi pronto anche a soffrire per la fede. Lo schiaffetto non è più prescritto dal rito in vigore.
Il nuovo rito stabilisce che l’età per ricevere questo sacramento sia quella dei 7 anni, così da ribadire lo stretto legame con il Battesimo e l’ammissione alla mensa eucaristica. Le Conferenze Episcopali possono tuttavia disporre diversamente e posticipare il momento della confermazione. In Italia, la disposizione ad experimentum indica come l’età più opportuna quella dei 10-11 anni. Ciò tuttavia non toglie che ci si possa avvicinare a questo sacramento anche in altre età della vita.
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