LIBRI - LIBRI - LIBRI - Mondo Voc gennaio 2014 Torna al sommario
A cura di Luciano Cabbia
Antonio Parisi,
La musica liturgica in Italia,
Edizioni Messaggero, Padova 2013, pp. 126.
A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, ecco un utile strumento per riflettere su alcuni temi che la riforma liturgica ha messo in atto e su qualche problema ancora irrisolto: la partecipazione dell’assemblea; il coro liturgico; gli strumenti e le forme musicali; il silenzio; la solennità celebrativa; la formazione; il repertorio; l’Ave Maria ai matrimoni; il gregoriano; il cantore solista…
Una formazione in forma di narrazione semplice e piacevole, accessibile a tutti, ma particolarmente indicato per gli animatori musicali e liturgici.
L’Autore, sacerdote-musicista, da circa trent’anni è attivo a livello nazionale con vari incarichi presso l’Ufficio liturgico nazionale della Conferenza Episcopale Italiana. Collabora con le più importanti riviste liturgiche nazionali.
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Musica sacra popolare oggi.
Liturgia, pietà popolare, catechesi ed evangelizzazione,
Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2013, pp. 208.
Nel corso della millenaria storia della Chiesa la distinzione netta tra canto liturgico e canto popolare sta diventando sempre più sfumata, dando vita ad un fenomeno completamente nuovo e in continua evoluzione secondo cui la musica sacra popolare costituisce la spina dorsale delle piccole comunità religiose.
In questo volume, grazie ad un minuzioso lavoro di indagine, l’Autore prende in esame proprio questa evoluzione della musica sacra, proponendo un ventaglio di osservazioni e riflessioni puntualmente documentate. Al termine di ogni capitolo è presente un’ Appendice di grande utilità, nella quale vengono raccolti dei testi a sostegno dell’argomento trattato.
Il libro è un utile strumento per tutti gli educatori ed operatori musicali, affinché possano perseguire la loro attività di animazione e formazione delle comunità cristiane.
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Il canto dei secoli.
Peregrinazioni intorno alla musica e al sacro,
Marcianum Press, Venezia 2013, pp. 174.
Quali sono le caratteristiche che dovrebbero essere possedute dalla musica liturgica? L’Autore dà la sua personale risposta ispirandosi al Magistero della Chiesa, e chiama tali caratteristiche le dieci “E” della musica liturgica: essa deve essere Ecclesiale, Eccellente, Eccedente, Estatica, Estetica, Espressiva, Edificante, Elegante, Educante, Espandente. Una sorta di decalogo liturgico-musicale per i nostri tempi.
Una annotazione sulla terza caratteristica: “Eccedente”. Potrà sorprendere, ma in realtà è una delle più importanti. Eccedente viene dal latino ex-cedere, andare fuori. Cosa si chiede di eccedere? Si chiede che la musica liturgica non coincida con la musica, ecceda la musica che ascoltiamo quotidianamente. Eccedente significa qualcosa che si protende oltre. La liturgia è una dimensione altra rispetto a quella della vita quotidiana, quindi occorre fare in modo che la musica liturgica sia in grado di far compiere al fedele quello che dall’Autore viene definito lo “scarto simbolico”.
Il libro offre molti spunti di riflessione, anche nell’ampia sezione “Problemi aperti”, all’interno della quale particolare interesse riveste il problema della musica liturgica in dialogo con le culture.
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Teologia e musica - Dialoghi di trascendenza,
Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013, pp 248.
Teologia e musica: due universi che raramente si visitano, due mondi a torto ritenuti incompatibili tra loro. Questo saggio intende dimostrare come musica e teologia, entrambi linguaggi di trascendenza, possano vibrare in perfetta consonanza in quanto tentano di dire qualcosa di ineffabile.
Jordi Piqué guida il Lettore in un percorso affascinante tra suono e pensiero, che ci immerge nella bellezza del Dio che si rivela.
Uno sguardo ampio e sfaccettato su una relazione complessa attraverso un’analisi innovativa di opere e autori, come sant’Agostino, Thomas Luis de Victoria, Arnold Schönberg, Olivier Messiaen, Hans Urs von Balthasar, Pierangelo Sequeri…
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Valentino Donella,
La musica nella liturgia dal Concilio Vaticano II ad oggi,
Edizioni Fede & Cultura, Verona 2012, pp. 416.
La tesi del libro è che, richiamandosi al Concilio Vaticano II, si è in realtà operata una destrutturazione sistematica di quasi tutta la ricchezza musicale della tradizione cattolica in favore di musica profana entrata di prepotenza in chiesa.
E questo sarebbe avvenuto in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa, non smentiti dal Concilio, e richiamati dal magistero dei Papi Giovanni XXIII e Paolo VI.
Il volume riporta una cronologia e una vasta Appendice documentale.
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Giuseppe Liberto,
Parola fatta canto - Riflessioni su musica e liturgia,
Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010, pp. 176.
Il volume contiene le riflessioni di Mons. Giuseppe Liberto (che è stato Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia "Sistina") volte a fare chiarezza sul rapporto tra musica e liturgia in seguito al Concilio Vaticano II.
Questa seconda edizione si focalizza in particolare sul rapporto tra tradizione e innovazione della Liturgia, ed è stata ampliata grazie all’aggiunta di due nuovi capitoli dedicati all’organo e alla figura dell’organista.
Il volume si rivolge sia ai sacerdoti affinché possano cogliere nella liturgia una nuova frontiera di evangelizzazione, sia ai laici affinché possano manifestare la propria fede anche con la musica liturgica.
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