LIBRI - LIBRI - LIBRI - Mondo Voc ottobre 2013 Torna al sommario
A cura di Luciano Cabbia
Mario Giacomo Dutto,
Acqua alle funi - Per una ripartenza della scuola italiana
Edizioni Vita e Pensiero, Milano 2013, pp. XIX-238.
L’ambiguità della scuola italiana appare radicale: forma cittadini, sviluppa talenti e genera intelligenze, ma crea anche sconfitti, produce indifferenza e induce emarginazione. L’impegno necessario a liberarla dalle sue annose criticità richiama quello profuso nel problematico innalzamento dell’obelisco in piazza San Pietro nel 1586, impresa salvata dal fallimento per la sagacia e l’intraprendenza di un operaio che gridò, a suo rischio, la frase del titolo.
Le pagine dell’Autore – profondo conoscitore della scuola italiana avendoci lavorato per una vita in posizioni di grande responsabilità – sono un invito a “dare acqua” alle funi che reggono la scuola italiana, in modo che possa ripartire lasciando l’usuale cabotaggio sotto costa per la vela d’altura.
Un invito ad attraversare la realtà scolastica nelle sue atmosfere e nei suoi labirinti con il “coraggio della ragione” e a coltivare ambizioni e scelte intelligenti con il “coraggio dell’azione”. Decifrare il parlar di scuola, leggere la critica, approfondire le controversie e fare tesoro della ricerca, sono i primi passi verso una “ripartenza” della scuola italiana.
--------------------
Frank Furedi,
Fatica sprecata – Perché la scuola oggi non funziona
Edizioni Vita e Pensiero, Milano 2012, pp. 262.
Che oggi la scuola sia in grave difficoltà è un’evidenza sotto gli occhi di tutti. Eppure mai come adesso ci si è preoccupati tanto dell’istruzione e si sono spese tante risorse. Si è insomma di fronte a quello che Frank Furedi chiama “il paradosso dell'istruzione”: mentre investiamo sempre di più nell’insegnamento, le nostre scuole chiedono sempre meno agli studenti.
Basse aspettative nei confronti dei ragazzi, la tendenza a infantilizzarli attraverso una forte psicologizzazione del rapporto educativo e un infinito maternage, la ricerca ossessiva delle loro motivazioni, il declinare dell’autorità degli adulti producono l’esatto contrario di ciò a cui l’istruzione dovrebbe mirare, cioè la formazione di persone autonome, critiche, capaci di una propria visione del mondo.
La tesi controcorrente di Furedi è che l’istruzione è importante per se stessa, per i contenuti che veicola. Apprendere le conoscenze e le scoperte frutto di esperienze fatte da altri, in luoghi anche remoti e in situazioni storiche diverse da quelle cui sono abituati, permette ai giovani di sviluppare le imprescindibili capacità di pensare, conoscere, immaginare, osservare, giudicare, interrogare.
--------------------
Ferdinando Montuschi,
I fatti e l’educazione – Commenti, problemi, prospettive educative
Cittadella Editrice, Assisi (PG) 2013, pp. 224.
Il presente lavoro analizza “fatti” accaduti nell’ultimo decennio del ventesimo secolo e nel primo decennio del ventunesimo.
Eventi e comportamenti rilevanti riportati dai quotidiani che hanno coinvolto, e anche sconvolto, l’opinione pubblica ponendo drammatici interrogativi sul piano concreto dell’educazione e della prevenzione.
Partendo da questi fatti il libro offre criteri interpretativi e indicazioni operative con particolare attenzione ai problemi dell’affettività, ai rapporti interpersonali e alle relazioni familiari. Preziosi spunti di riflessione e di azione per quanti hanno bisogno di chiarezza per capire, e di nuove opzioni per agire nel continuo impegno di educare.
--------------------
Marco D’Agostino,
Miti e forti – Appunti per insegnanti
Paoline Editoriale Libri, Milano 2013, pp. 96.
Nei rapporti interpersonali oggi c’è molta sopraffazione, e anche molta violenza, verbale e no. La tentazione, se provocati, è di rispondere nello stesso modo. Ma specialmente chi ha un compito educativo si interroga: da cristiani, ci si può rassegnare a questo stato di cose? Come calare nella realtà il messaggio evangelico in un legame costante con la concretezza della realtà quotidiana?
Partendo dal passo del Vangelo di Matteo in cui Gesù si definisce «mite e umile di cuore», l’Autore prende in considerazione tre episodi biblici incentrati sulla mitezza come fonte della vera forza interiore: la risurrezione di Lazzaro, le Beatitudini, la lavanda dei piedi durante l’ultima cena.
In Appendice sono raccolte alcune preghiere – destinate ai docenti – che scandiscono, giorno dopo giorno, l’intera settimana. Destinatari del libro sono in primo luogo gli insegnanti, ma anche i formatori, gli educatori, i genitori.
--------------------
Rosetta Calì,
La relazione educativa nell’era digitale
Paoline Editoriale Libri, Milano 2012, pp. 160.
Il libro raccoglie l’esperienza dell’Autrice maturata nel contatto col mondo giovane nella scuola e in variegati altri ambiti di animazione giovanile. Il vivere a lungo tra i giovani aiuta a percepire il polso dell’evoluzione delle generazioni, della società, della vita oggi, e la necessità di cambiamenti nella mentalità dell’educatore, senza rinunciare la propria identità.
Le convinzioni maturate dall’Autrice sono state confrontate in numerosi incontri di riflessione con genitori ed educatori a vari livelli, sulle problematiche psicologiche e pedagogiche di bimbi, fanciulli, preadolescenti, adolescenti e giovani.
Punti forti del libro sono la conoscenza del mondo giovanile e il ruolo pedagogico dell’educatore/rice nella nuova cultura massmediale. Indicato per insegnanti, genitori, educatori in genere, e per gli operatori dei media.