LETTERE - Mondo Voc ottobre 2012                                                                      Torna al sommario

 

 

perrone

 

  

√ Cosa fare di fronte a tanta corruzione?

 

 

 

√ Ma la Messa in televisione vale o non vale?


 

Risponde Padre Sandro Perrone

  

 

Cosa fare di fronte a tanta corruzione?

Caro Padre, è cominciato un nuovo anno scolastico e sociale, ed io mi sento già stanco e sfiduciato, perché mi sembra di vedere attorno a me soltanto falsità e ipocrisia. Pensi soltanto per un attimo agli scandali che agitano la vita politica e sociale nel nostro Paese. Come è possibile che vi sia gente così avida e disonesta? Ma se guardiamo anche ai piccoli esempi, non è che le cose vadano meglio! Non c’è speranza in questo mondo marcio e falso! L’inizio dell’anno dovrebbe essere come l’inizio di un nuovo giorno, ma a me sembra che siamo sempre in piena notte.

(Carlo C., Roma)


Caro Carlo, non posso negare che le cose non vadano bene ed anche se il premier Mario Monti ha affermato che incomincia a vedersi la luce in fondo al tunnel, per molti (troppi) la notte è lunga da passare e sembra che l’alba non giunga mai. Ma non è per un facile ottimismo che voglio affermare che anche la notte più buia e più lunga termina sempre con l’alba di luce. Penso, invece, che, come cristiani, abbiamo il dovere di coltivare e di testimoniare la speranza: Cristo ha già vinto il peccato, il mondo, Satana. E anche noi, suoi seguaci, abbiamo già vinto il male, benché ogni giorno facciamo esperienza di debolezza e di fragilità nella nostra vita. Proprio oggi ho letto che negli ultimi mesi il 12% degli italiani ha subito un tentativo di corruzione da parte di uomini pubblici. Mi chiedo, tuttavia, è scritto da qualche parte che sia obbligatorio subire ed accettare il male? Perché non resistere, perché non denunciare? Altrimenti non si è più vittime ma complici. C’è tanto male e tanta corruzione, è vero, ma proprio per questo il cristiano ha il dovere di testimoniare la sua onestà di fronte a tutti, anche a costo di rimetterci. Diversamente, non si ha il diritto di lamentarsi. Vi sono molte forme di opposizione, la più importante e fondamentale delle quali è la coerenza tra la fede dichiarata e la vita vissuta. Carlo, non scoraggiarti, cammina con fiducia sulla strada dell’onestà e della sincerità; non limitarti allo sterile lamento: fai gruppo di opinione con coraggio e forza. Il buio è rischiarato anche da una piccola fiammella e un solo fiammifero può provocare un incendio. Insieme diamo luce e speranza.

 


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Ma la Messa in televisione vale o non vale?

Caro Padre, se è vero che vale la Messa per televisione, perché dite che non ci si può confessare per telefono o via internet?

(Umberto S., Palermo)


Caro Umberto, forse è necessaria prima qualche precisazione: non è che la Messa vale o non vale! Approfitto anche per dire che la Messa non si paga: si dà un’offerta al sacerdote celebrante, perché possa vivere dignitosamente (e non vive certo delle offerte della Santa Messa!). La Chiesa insegna che, per adempiere bene il Comandamento Ricordati di santificare le feste, il modo migliore sia quello di partecipare, come comunità cristiana, all’assemblea liturgica in cui viene celebrato il sacrificio di Cristo, la Santa Messa. È Cristo stesso che ci convoca in assemblea; la parola stessa chiesa, ecclesìa in latino, proviene dall’omonima parola greca ekklesìa, a sua volta derivante dal verbo kaléo, chiamare, convocare. Siamo chiamati da Dio stesso a celebrare la sua lode, a fare assemblea, a sentirci ed essere veramente fratelli in Cristo. Vivere bene la domenica e le altre feste comandate è esattamente questo. Ciò detto, rimane il problema di coloro che non possono partecipare alla santa Messa perché impediti (malati, anziani, persone con problemi vari, ecc.), cioè coloro che veramente vorrebbero ma non possono. Perché privarli anche della possibilità di partecipare spiritualmente all’assemblea cristiana? Ripeto: non si tratta di vale o non vale, ma di partecipazione più o meno piena e completa. Non possono fare la comunione sacramentale, ma nulla impedisce di fare quella spirituale, possono ascoltare con comodo la Parola di Dio, seguire l’omelia e le opportune spiegazioni che vengono fornite durante la trasmissione televisiva o radiofonica. Avrai certamente visto qualche volta in televisione la Santa Messa trasmessa dalla RAI: posso assicurarti che il servizio reso è davvero eccellente, anzi si può affermare tranquillamente che quelle trasmissioni sono tra le cose migliori che rende il servizio pubblico e non solo per le cose sacre che tratta ma anche per la competenza e la professionalità degli operatori. Circa il problema della confessione per telefono o per internet, poiché ho ricevuto altre richieste che trattano più o meno lo stesso argomento, conto di scriverne il prossimo mese. Se hai pazienza di attendere, mi leggerai fra trenta giorni circa: non mancare!