ATTUALITÀ - Mondo Voc marzo 2012 Torna al sommario
Associazioni, luoghi di crescita e realizzazione dei giovani.
Valenza educativa dell’associazionismo cattolico
Le associazioni cattoliche riscuotono un grande successo tra i giovani per la loro capacità di offrire risposte ed essere punti di riferimento stabili nella società. Ma oltre al ruolo educativo, le stesse svolgono anche un compito di aggregazione degli altri attori coinvolti nel processo educativo, quali famiglie, insegnanti e associazioni laiche in generale.
di Stella F.
Punti di riferimento per la formazione
I giovani, si sa, hanno grande potere di contagio sociale. Ciascuno di loro può, entrando in contatto con genitori, parenti e amici più grandi, trasferire l’entusiasmo, la motivazione, la grinta che sono proprie della età.
Se è vero quindi che sono sicuramente veicoli di trasmissione della fede, con la stessa forza e lo stesso modo virale con cui influenzano tanti ambiti della vita ( si lavora sempre e a più livelli per avvicinarsi al loro modo di pensare, di comunicare, di agire; le loro esigenze, il loro modo di vivere diventano i criteri ispiratori delle azioni che gli adulti compiono per governare la società, consapevoli che i giovani rappresentano il futuro dell’umanità e che la loro crescita sana è obiettivo prioritario da conseguire), è anche vero che necessitano di essere adeguatamente preparati e formati ad esserlo.
Punti di riferimento per la realizzazione personale
L’associazionismo cattolico risponde sicuramente a questa esigenza, ma anche alle aspettative dei giovani stessi. Dopo la metà degli anni ottanta ha saputo offrire loro il sostegno necessario ad affrontare i cambiamenti in atto e colmare il vuoto di valori causato dal benessere e dall’agiatezza generali. Ancora oggi il loro successo è legato al fatto che le associazioni rappresentano per i giovani un contesto in cui realizzare se stessi come uomini e cristiani. La partecipazione viene vissuta come un’occasione per una crescita responsabile e per la definizione di un’identità adulata.
Punti di riferimento per la collaborazione tra gli attori del processo educativo
Le crescenti adesioni denotano il forte bisogno di punti di riferimento solidi che altri ambiti non sanno più offrire. Da un lato le famiglie, sempre più disgregate ed impegnate in un quotidiano vorticoso che mina continuamente il benessere dei figli (un pedagogista americano degli anni ’60 asseriva che per avere un figlio felice bisogna rotolarsi con lui sui tappeti, ma quanti sono i genitori che oggi hanno il tempo e la voglia di farlo?), dall’altro i gruppi politici, privi di ideologie, poco credibili, eticamente inaffidabili e complessivamente deludenti. Infine la scuola, contesto sempre più distante dal linguaggio dei giovani, riferimento confuso, relegato a sterile contenitore di nozioni.
In questo scenario la presenza dell’associazionismo assume un ruolo centrale non solo con riferimento all’aspetto educativo diretto, in sostituzione delle altre istituzioni oggi latitanti, ma anche in merito alla funzione di stimolo della cooperazione tra gli altri attori coinvolti.
L’associazionismo cattolico infatti rappresenta oggi quella dimensione in grado di aggregare e far interloquire famiglie, insegnanti, operatori laici, nell’intento comune di offrire risposte ai giovani. Esso solo sembra riuscire a concretizzare ancora la consapevolezza che l’educazione sia il perno del progresso civile e sociale (compito riconosciuto anche nel proemio della dichiarazione sull’educazione cristiana Gravissimum Educationis), bene per eccellenza, che bisogna ricollocare al centro dell’interesse e dell’attenzione.
Fede e amore alla base del loro successo
Incessantemente le associazioni cattoliche hanno lavorato e lavorano per svolgere il compito educativo, accettando anche le sfide dei cambiamenti in atto nella società, e ponendosi costantemente in affiancamento ai giovani e alla loro crescita, impermeabili alle crisi che hanno coinvolto a più livelli genitori, docenti, politici e anche la stessa Chiesa.
Le associazioni, sostenute dalla forza e dall’impegno degli adepti, capaci di trasmettere l’entusiasmo della fede con la motivazione di un credo sincero e profondo, scevro da sovrastrutture e secondi fini, sono rimaste solide di fronte agli scossoni che la società ha subìto negli ultimi 30 anni, perché fondate su una sollecitudine convinta, ispirata esclusivamente alla fede e all’amore per Dio. Questo ha permesso loro di restare punti forti di riferimento e di farsi riconoscere come tali dai ragazzi.
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