ATTUALITÀ - Mondo Voc marzo 2012                                                                 Torna al sommario

 

 

 

Invito a cena con delitto


In un mondo che non sa più rendere affascinante il messaggio cristiano, i movimenti cattolici possono offrire risposte concrete alla sete di spiritualità di tanti giovani.


di Carlo Climati


invito_a_cena_con_delittoCapita, a volte, di incontrare sedicenti “cattolici” che dichiarano di non essere d’accordo con il Papa. Contestano apertamente il Magistero e propongo una specie di “religione fai da te”, modellata secondo il proprio pensiero. Sono gli stessi che cedono facilmente alla tentazione di raccontare pettegolezzi o presunti intrighi che esisterebbero nella vita della Chiesa. Sono portatori di sfiducia e arrivano al punto di diffondere autentiche leggende metropolitane.


I cattivi esempi, purtroppo, non mancano neppure tra i sacerdoti. Alcuni vivono completamente fuori dalla realtà. Sono egoisticamente rinchiusi nella loro teologia e rifiutano qualunque impegno nel sociale. Non sono disposti a rimboccarsi le maniche e a toccare da vicino i problemi della gente. Spesso si esprimono in modo contorto, intellettualoide. Le loro omelie sono incomprensibili, noiose e interminabili. Non hanno ancora capito che il Vangelo è un messaggio semplice e non ha bisogno di effetti speciali.


Ma c'è anche il problema opposto: i sacerdoti che propongono un cristianesimo orizzontale, che non sa più guardare il cielo. Tendono a svuotare la fede e a trasformarla in filantropia. Alcuni, invece di dedicarsi alla vita spirituale, preferiscono fare altri mestieri. Ad esempio: vogliono fare i manager. E se qualcuno desidera confessarsi, troverà il confessionale vuoto, perché il prete è andato chissà dove, a fare qualunque cosa tranne che a parlare di Dio.

 


Le autoreti dei cattolici

chiesa_vuotaTutti noi siamo parte della Chiesa e possiamo fare errori. Ma possiamo anche migliorare, correggerci, ritrovare la giusta strada. Il problema è quando certi cattivi comportamenti diventano abitudine e rischiano di causare gravissimi danni. Se un cattolico parla male del Papa e della Chiesa, come può pensare di conquistare la stima dei ragazzi? Se io dico ad un mio amico: “Stasera voglio invitarti a cena. Però casa mia è sporca. Fa schifo. Non lavo mai i piatti e i bicchieri”. È ovvio che il mio amico non accetterà l'invito a cena. Andrà a mangiare da un'altra parte.


Ecco perché, a volte, le chiese si svuotano. Ecco perché alcuni giovani vengono risucchiati dalle sette. È il risultato inevitabile delle “autoreti” di certi cattolici, che non sono più in grado di rendere attraente il loro messaggio. Per alcuni cattolici, l'invito alla cena più bella ed importante (l’Eucarestia) ricorda il titolo di un film di qualche anno fa: “Invito a cena con delitto”.


Invece di amare il Papa, lo pugnalano alle spalle. Quale delitto può essere più grande di questo? Hanno un tesoro meraviglioso (il Vangelo) e non riescono a donarlo! Si perdono in chiacchiere, intellettualismi e critiche al Magistero. Alcune congregazioni religiose vedono diminuire il numero delle loro vocazioni. Ma perché meravigliarsi? Se si parla male della Chiesa, o si raccontano pettegolezzi, quali risultati si possono ottenere? Se io parlo male di mia madre e di mio padre, come posso sperare che le persone abbiano stima per la mia famiglia?


Fortunatamente la Chiesa non è opera di esseri umani. È opera di Dio.

Essendo opera di Dio, riesce facilmente a superare qualunque tipo di ostacolo, tempesta e miseria umana. Si rinnova sempre e offre strade affascinanti a chi desidera dissetarsi alla fonte del Signore.

 


Nuovi linguaggi

giovani_movimentiTra le novità che hanno portato aria nuova, negli ultimi anni, ci sono i movimenti cattolici. Hanno dato vita, speranza ed entusiasmo ad una Chiesa che rischiava d'appassire per colpa dei soliti pessimisti, intellettualoidi e profeti di sventura.

Mentre certe congregazioni religiose sono in agonia, i movimenti fioriscono. Donano alla chiesa vocazioni e realizzano opere significative.


Perché accade questo? Perché i movimenti propongono semplicemente ciò che la Chiesa insegna. Hanno amore e attenzione per le persone e sanno rispondere al desiderio di spiritualità di tanti giovani. Hanno il pregio di saper parlare con chiarezza, utilizzando strumenti e linguaggi nuovi, ma senza cambiare una virgola rispetto al Magistero.


Nei movimenti cattolici difficilmente si incontreranno persone che criticano il Papa. Al contrario, si troveranno tantissimi giovani disposti ad ascoltarlo e a riconoscerlo come guida. Non a caso, nei movimenti viene data grande importanza alla formazione personale. I ragazzi sono invitati a leggere il Catechismo e ad ascoltare con entusiasmo le parole del Santo Padre.


Questo spirito di chiarezza e di stimolo è fondamentale, soprattutto in un mondo come quello di oggi in cui l'atteggiamento nei confronti della religione assomiglia spesso ad una cena in pizzeria. Ci si siede al tavolo e si guarda il menù. Si sceglie di mangiare e bere soltanto ciò che piace, evitando di ordinare il resto. Lo stesso accade, purtroppo, in alcuni ambienti cattolici.

Il Catechismo viene visto come “un menù”, dal quale prendere soltanto ciò che piace e rifiutare ciò che è scomodo e può rappresentare un impegno. Nei movimenti non succede mai questo. Viene insegnato a fidarsi totalmente della parola del Papa, nello stesso modo in cui ci si fida dei propri genitori.

 


giovani_in_camminoLo spirito del Concilio

Un altro aspetto positivo dei movimenti cattolici è la sensibilità nei confronti dei laici. Un tempo, la strada della santità sembrava essere un privilegio esclusivo di chi si rinchiudeva in convento. Ma oggi questo pregiudizio è stato definitivamente cancellato. Sono finalmente valorizzati i piccoli gesti della vita quotidiana. La santità è un obiettivo che si può raggiungere attraverso gli sforzi che ognuno compie mantenendo la propria laicità. Non c'è bisogno di isolarsi dal mondo. L'importante è compiere piccoli passi ogni giorno, senza preoccuparsi troppo delle proprie cadute.


Il messaggio lanciato dai movimenti cattolici è semplicissimo e affascinante. È lo spirito del Concilio Vaticano secondo, che si realizza e diventa un fatto, un esempio, uno stile di vita profondamente cristiano e concreto.

Come tutte le realtà giovani, i movimenti possono non essere perfetti. Ma proprio per questo la Chiesa li segue con amore, li consiglia e li accompagna, sapendo di trovare in loro degli amici leali, disposti a lasciarsi guidare con umiltà.


Tutto questo è meraviglioso ed è l'immagine perfetta di una Chiesa viva, forte, che guarda al futuro con speranza. Una comunità in cammino, sempre disposta a crescere e a confrontarsi, in unione con il Papa.

 

 

 

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