Il fascino del grande schermo.
Un buon film può insegnare tanti valori alle nuove generazioni. Può cambiare la nostra vita per sempre!
di Carlo Climati
Tornare al cinema per cambiare il mondo. Proprio così. La visione di un buon film può aiutare davvero a costruire una società migliore e a comunicare valori ai giovani. Perciò, oggi più che mai, sarebbe importante invitare i ragazzi a riscoprire una sana cultura del buon cinema, per aiutarli a riflettere, a sognare, a conoscere.
Ma che cosa è rimasto, nella nostra era digitale, di questa sana cultura? Una volta il pomeriggio trascorso davanti al grande schermo era un bellissimo momento d’incontro, consumato insieme a tante altre persone. Un modo per uscire di casa ed emozionarsi insieme, commuoversi ed entusiasmarsi.
Per tanti giovani del nostro tempo, purtroppo, il cinema è soltanto un DVD da consumare soli di fronte alla televisione. Oppure un film spezzettato e distrutto dalle assordanti interruzioni pubblicitarie. O, peggio ancora, uno spettacolo che si può scaricare facilmente su Internet, senza neppure pagare il prezzo del biglietto.
Sono lontani, ormai, i tempi di quel meraviglioso rito collettivo. Troppe sale sono state chiuse o tristemente sostituite da sale per giocare a bingo.
Uno spettacolo educativo
Personalmente nutro un profondo senso di gratitudine nei confronti del cinema. I miei genitori, già dall’infanzia, mi hanno insegnato ad amarlo. Mi portavano spesso a vedere i classici film di Walt Disney. Ed è proprio grazie a questi spettacoli educativi che ho cominciato a capire il senso della vita.
Sono cresciuto, e ho imparato a riflettere, grazie all’aiuto di Topolino, Pippo, Pluto e Paperino. Ma soprattutto “Biancaneve”, “Cenerentola”; “Il libro della giungla”, “La carica dei 101” e tutti i grandi, immortali lungometraggi.
Emozionandomi, di fronte a queste pellicole, ho assimilato il primo, importante messaggio della mia vita. Un messaggio che ancora oggi mi guida, in ogni passo: la certezza che nella vita bisogna lottare ed impegnarsi per un ideale in cui crediamo. Non bisogna mai arrendersi. I frutti dei nostri sforzi, prima o poi, si vedranno.
Topolino è un simbolo perfetto di tutto questo. È un personaggio semplice ed onesto, che vince le sue battaglie grazie all’umiltà e all’impegno quotidiano. È simpatico, disponibile, altruista, fiducioso nel futuro, sempre pronto a scommettere sui propri sogni.
Andando al cinema, grazie a Walt Disney, ho capito subito quanto fosse importante il sudore sulla fronte, lo sforzo, il coraggio, la determinazione.
I grandi lungometraggi di questo indimenticabile maestro del cinema mi hanno aiutato anche a capire che nella vita non dobbiamo mai essere soli. La nostra energia si arricchisce nel rapporto con gli altri, ai quali dobbiamo rivolgere costantemente il nostro amore e la nostra amicizia.
Il valore degli altri
Io, piccolo bambino tenuto accompagnato da mamma e papà, uscivo sempre dal cinema felice, innamorato della vita. A poco a poco, il cinema di Disney mi ha aiutato a capire che gli altri sono importanti. Sono persone con le quali confrontarsi e parlare ogni giorno. Sono gli amici ai quali offrire un aiuto. Di giorno, di notte, in qualunque momento. Perché l’uomo non é un’isola, ma un piccolo strumento di una grande orchestra.
Ogni nostro sogno realizzato è il frutto di un impegno personale unito ad un intenso gioco di squadra. È questa la filosofia di vita che traspare da tutte le opere di casa Disney. È la stessa dei film di Frank Capra, un regista che ho cominciato ad amare da adolescente e che ha guidato i passi successivi della mia esistenza.
Capolavori come “La vita è meravigliosa” e “Arriva John Doe” ci insegnano che è il gruppo che vince. “Un popolo unito non sarà mai vinto”, diceva una bellissima canzone degli Inti Illimani.
Il primo “popolo unito”, io, l’ho scoperto andando al cinema. Ed infatti Topolino, Paperino e gli altri eroi Disney non sono mai soli. Sono un’allegra e festosa banda, capace di regalare al pubblico una grande carica ed una straordinaria energia. La stessa energia che è stata trasmessa a migliaia di bambini, accompagnati dai propri genitori.
Purtroppo, oggi, gli stessi bambini sono spesso incollati di fronte al computer, rimbecilliti da videogiochi violenti. Bambini non più pensanti, intenti a consumare bibite e merendine a ripetizione o trasportati in qualche fast food.
Da bambino, io, non avevo i videogiochi e i fast food. Grazie a Dio, avevo il cinema. Il mio grande amico cinema, che contribuiva ad allargare la mia mente.
Messaggi di speranza
Non dimenticherò mai quando, uscendo dalla sala, dopo aver visto il film “Cenerentola” cantavo insieme ai miei genitori una canzone che già da allora mi donava speranza: “I sogni son desideri”, autentico manifesto del pensiero disneyano.
“Non disperare nel presente, ma credi fermamente, e il sogno realtà diverrà”, dice il testo. Ed infatti Cenerentola non si dispera. Non si lamenta mai. È povera, ma felice. Ogni giorno continua a portare avanti con umiltà il suo lavoro quotidiano. Alla fine sarà lei ad avere ragione, sposando il principe azzurro.
Nel film di Disney Cenerentola é circondata da topini ed uccellini che la aiutano, che le cuciono il vestito, che le donano una parola di speranza ogni giorno. C’é un continuo scambio d’amore tra Cenerentola e gli altri. Un amore che é una forte carica ed energia, per poter sperare nel domani.
Questi messaggi si possono ritrovare in molte altre opere cinematografiche di Disney. Pensiamo, ad esempio, ai cani di “Lilli e il vagabondo”, che si rivelano determinanti per salvare il loro amico randagio.
Nel “Libro della giungla” il giovane Mowgly può contare sull’aiuto di un orso, di una pantera e di quattro avvoltoi. E’ grazie a loro che riesce a sconfiggere la tigre cattiva.
L’esaltazione dell’amicizia e del lavoro di gruppo trova la sua massima espressione nel film “Gli aristogatti”, dove l’insolita collaborazione tra un topo ed un’orchestra jazz di micioni risulta determinante per sconfiggere il nemico. Il messaggio di Disney è evidente. Un dialogo costruttivo può condurre a risultati importanti. Anche tra gatto e topo.
Quando é in gioco un ideale più grande, bisogna mettere da parte pregiudizi e incomprensioni. La strada da seguire é quella dell’amicizia, nel nome di un traguardo da raggiungere.
Questo, ed altro, è ciò che il cinema mi ha insegnato quand’ero bambino. Porto ancora con me questi insegnamenti, che sono stati importanti come quelli di mamma e papà.
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