FRATELLO WEB - Mondo Voc febbraio 2011                                                           Torna al sommario

 


Il “web” sia con voi

 

Cresce il popolo di internet e la comunicazione vola sui cieli del web. Connettersi, navigare, chattare, taggare… sono ormai termini alla portata di tutti. E la Chiesa non sta certo a guardare. È sbarcata su YouTube, utilizza social network, blog e tutto ciò che la rete offre per diffondere il suo messaggio e avvicinare i giovani.


di Gianni Epifani

 

socialnet_1104589Il canto del gallo ti avvisa dell’arrivo di un nuovo sms. Un cinguettio ti allerta sull’ennesima e-mail. Lo stacco di chitarra alla Santana annuncia che qualcuno è al cellulare, mentre il vecchio telefono fisso raccoglie solitario le offerte dei vari call center che tentano disperatamente di intercettare un utente. Un occhio alla scrivania ed ecco che dal computer il semaforino verde di Facebook ti dice che sono in linea decine di amici, pronti a comunicare con te.


È la Rete che ti avvolge, ti abbraccia, ti soffoca. E oggi più che mai internet è lì pronto per soddisfare ogni nostra curiosità.


Ditemi, infatti, chi di voi non utilizza internet per cercare informazioni su un argomento, una notizia, una città, un monumento, un autore o qualsiasi altra cosa? E ditemi anche chi di voi non ha una casella di posta elettronica e non usa (almeno) YouTube, Flickr, Facebook o MySpace? Connettersi, navigare, chattare, taggare… sono ormai termini alla portata di tutti e il popolo di internet non ha più confini.


Nel solo mese di giugno gli italiani che hanno navigato in rete sono arrivati a quota 23.78 milioni, il 12% in più di un anno fa. Lo rende noto Audiweb (www.audiweb.it) , una società che studia e monitora l’audience del web italiano. Secondo i risultati della loro ultima ricerca, ogni giorno gli italiani online sono 11,73 milioni, visitano 168 pagine a persona e passano in rete un ora e mezza del loro tempo.


Stando all’indagine cresce del 10,14% su base annua il numero di persone, fra gli 11 e i 74 anni, che ha accesso alla rete. Ora sono 32,5 milioni.


A fianco dei dati di Audiweb è uscito anche un sondaggio realizzato dall’osservatorio giornalistico Mediawatch (www.mediawatchi.it) secondo cui a luglio 2010 è salita al 39% la percentuale degli italiani che legge quotidiani online, mentre la percentuale dei frequentatori dei social network, Facebook in testa, sale dal 12 al 59%, mentre chi guarda film online è il 35% degli intervistati.

E la Chiesa non sta certo a guardare. Il rapporto tra Chiesa e internet oggi sta vivendo una nuova era. Siamo passati dalla fase interattiva e informativa della fase della Rete Web 1.0, ad un nuovo scenario multimediale grazie al Web 2.0, con elevate opportunità di interazione legate allo sviluppo dei tanto chiacchierati social network.


san_francesco-164x164Mentre il Papa – nel Messaggio per la 45ª Giornata mondiale delle comunicazioni so­ciali – invita a utilizzare la rete con «fiducia» e «creatività», si moltipli­cano i siti cattolici, di parrocchie e non, dedicati all’approfondimen­to delle Scritture. In questo senso è un precursore don Giampaolo Centofanti, viceparroco nella co­munità romana di San Timoteo, che un anno fa ha ideato il primo blog collettivo italiano dedicato al­la Parola di Dio. Basta collegarsi a internet dal proprio pc, visitare lo spazio 'Incontri' del si­to della parrocchia (www.santimo­teo.org) e leggere, così, il Vangelo del giorno, commentato da cate­chisti e sacerdoti.


Ma a dare l’esempio è lo stesso Papa che dalle parole è passato ai fatti sbarcando su YouTube con l’apertura ufficiale di un canale con cui il Vaticano intende diffondere in streaming i messaggi di Papa Benedetto XVI. Basta fare un salto all’indirizzo www.youtube.com/vaticanit?gl=IT&hl=it. Interessante anche l’iniziativa del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali che ha dato vita a www.Pope2You.net,  che attraverso i nuovi mezzi di comunicazione permette di avvicinare ai giovani il messaggio di Benedetto XVI.

 

Per chi si trova in parrocchia è vorrebbe creare un blog ecco allora BlogParrocchia (www.blogparrocchia.com) un progetto che mira alla realizzazione di blog “praticamente gratuiti”, dedicati alle parrocchie. L’idea è nata dal bisogno di fornire alle parrocchie uno strumento moderno ed efficiente in grado di comunicare al meglio con le varie comunità attraverso internet. Attraverso il proprio blog, ogni parrocchia può quindi rimanere in contatto con tutta la comunità ed in particolare con i giovani.


Se verso la metà degli anni Novanta il sito www.vatican.va, agli occhi dei Sacri Palazzi, sembrava un capitolo quasi fantascientifico ora vescovi a cardinali (non tutti) guardano avanti nella consapevolezza di non potere più prescindere. E c'è persino chi, come il cardinale Tettamanzi, ha recentemente inaugurato l’era delle prediche su Facebook e su YouTube forse prendendo spunto dal cardinale Sepe, un veterano dei social network, visto che è stato il primo porporato in assoluto a sbarcarvi.


thumbtruecut1272962887196_475_280Ma a proposito di social network e Facebook, l’idea più originale è venuta ai preti francesi che hanno pensato di usare Facebook per combattere la crisi della vocazione. Di fronte alla forte diminuzione di giovani interessati a intraprendere la strada del sacerdozio, la curia d’oltralpe ha creduto bene di affidarsi al celebre social network con la speranza di richiamare l’attenzione dei giovani. Il nome del gruppo è “Et pourquoi  Pas Moi?”, cioè “Perché non io?”, ed è stato lanciato lo scorso 7 aprile. La foto usata per la campagna ritrae un giovane ragazzo con una finta tonaca verde e una spilla con scritto “Jesus is my boss”. Sotto “Why not?”. Al momento la pagina ha diverse centinaia di persone come fans.


Ma anche nel nostro Paese non mancano sacerdoti che cercato di stabilire un ponte con le giovani generazioni con un ricorso ampio alla tecnologia. Nell’Arcidiocesi di Firenze, per esempio, sono diversi i preti e i diaconi che hanno aperto un proprio profilo personale su Facebook o un profilo della parrocchia e che organizzano, anche in ambito parrocchiale, iniziative dedicate ai social network e alle nuove tecnologie. Un vero e proprio patito della rete è, ad esempio, Don Fulvio Capitani ma frequentano il mondo di Facebook anche Don Leonardo Guerri che, nelle note biografiche, si definisce “presbitero di Santa Romana Chiesa” a Barberino e, ironicamente, “solo ‘amico’ di Peppone ma non compagno”. Don Alessandro Greco invece conta più di 800 amici. Il sito di riferimento per i sacerdoti presenti sul web e per chi volesse mettersi in contatto con uno di loro, resta comunque www.pretionline.it.


Ma anche le suore non sono da meno. Tra le più intraprendenti quelle di clausura del monastero di San Giovanni di Trani che hanno realizzato un blog. A dare il via libera all'iniziativa è stata la madre badessa: sono suoi i post e tutto quanto è pubblicato nel blog delle Clarisse (www.monasteroclarissetrani.blogspot.com) che spiegato l’iniziativa come uno strumento per avvicinare i giovani a Gesù.


È proprio il caso di dire che le vie del Signore sono infinite e, oggi, grazie ad un click non hanno più confine.

 

 

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