LETTERE - Mondo Voc ottobre 2014                                                        Torna al sommario

 

 

 

perrone

 

 

 

√ Provo odio per i "tagliateste"

 

 

 

√ Mia figlia ha delle strane relazioni

 

 

 

 

 Risponde Padre Sandro Perrone 

 

 


Provo odio per i "tagliateste"

Caro Padre, nell’ultimo numero c’era una lettera che parlava della situazione dei cristiani nel mondo ed in particolare in Iraq. In queste ultime settimane le cose sono peggiorate ulteriormente e si assiste ad una escalation di orrore senza fine. Quello che più impressiona è vedere che questi pazzi fanatici ed assassini coinvolgono sempre di più giovani e giovanissimi, si può dire dei bambini in una guerra, che ha perso ogni connotazione di umanità (se mai l’ha avuta). Le immagini di ragazzi con le teste mozzate in mano rimangono nella memoria indelebilmente e rischiano di compromettere l’equilibrio psichico. Di fronte a tutto questo, mi domando: ma come cristiano, che devo fare, come devo comportarmi? Non le nascondo che, dopo il naturale senso di orrore per quanto si vede, mi nasce spontaneo ed irrefrenabile un senso di odio e di risentimento fortissimo verso queste bestie sanguinarie, che sognano un mondo islamico conquistato con la violenza ed il terrore. Mi spaventa questa mia stessa reazione, ma non so che farci. Lei che ne pensa? 

(Antonio L., Trieste)


Caro Antonio, la questione che hai sollevato è estremamente complessa e difficile, e sai bene che non ci sono risposte semplici a domande complesse. Per di più, il tutto è complicato dalla presenza di reazioni emotive e viscerali. Ho sentito anch’io delle persone sbottare: ma buttate una bomba atomica e non se ne parla più!  Sembra di sentir ripetere l’ormai famoso: metteteli in prigione e buttate via la chiave! Non è in questo modo che si affrontano le questioni e non si risponde ad errori (gravi e gravissimi) con altri errori (altrettanto gravi e gravissimi). Andrebbe studiata e conosciuta tutta la storia di questo mondo islamico, che sembra incapace di accettare una modernità che certamente lo mette in crisi. Ma l’origine immediata di questi episodi (e situazioni) che di fanno inorridire sta nell’approccio sbagliato dell’Occidente nei confronti di popoli, paesi e culture che andavano capite e rispettate. Se al primo posto di ogni relazione si mette il dio-dollaro (o euro o qualunque altra moneta), se l’economia viene prima dell’etica (sempre che questa esista), non ci si può lamentare se ci sia chi non è d’accordo e sceglie vie e metodi (sbagliati e violenti) per dissentire. Ripeto: è un discorso complesso e difficile e non è possibile racchiuderlo, nemmeno sommariamente, nel breve spazio di una lettera; ma credo fermamente che non sia inutile cercare di vedere le cose da un’altra e diversa prospettiva. Quanto al discorso dell’essere cristiani, mi pare di ricordare che nel Vangelo Gesù non solo dica di porgere l’altra guancia (Mt 5,39) e Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite (Rm 12,14) ma che Lui stesso, agnello innocente e senza macchia, si è lasciato catturare, torturare e uccidere sulla croce per i nostri peccati, invocando la misericordia e il perdono per noi: Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno (Lc 23,34). Questo ha detto e ha fatto il Maestro, poi i suoi discepoli sono liberi di fare quello che vogliono, anche di tradirlo.

 

 

 

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Mia figlia ha delle strane relazioni

Caro Padre, le scrivo nell’imbarazzo più totale e con la più profonda vergogna dell’animo: temo che mia figlia abbia delle tendenze sessuali sbagliate! Da tempo ho notato che ha un’amicizia che mi sembra più che sospetta con una sua compagna di scuola, dalla quale è inseparabile. Si chiudono in camera (a chiave!) e stanno ore e ore insieme a fare non so che cosa. Capisco che durante la scuola hanno i compiti, magli altri giorni? Non sono come affrontare il problema e temo che il mio silenzio non faccia che peggiorare le cose! La prego, mi dica cosa devo fare. 

(Una mamma angosciata di Cerignola, Foggia)


Cara mamma angosciata, anzitutto vorrei invitarti alla calma e alla serenità: non è con l’angoscia e con la vergogna che si affrontano le questioni, anche le più spinose e difficili. La luce dello Spirito di Dio illumina tutti i passi del nostro cammino, anche le strade più oscure ed insicure. Sono certo che un dialogo sereno ed aperto sarà capace di dissipare molti dubbi e molte ombre. Certi comportamenti delle nostre adolescenti possono sembrare a prima vista incomprensibili o addirittura molta follia, ma uno sguardo attento e meno severo, capace di comprensione e di fiducia, scorge soltanto tanta fragilità, insicurezza, ricerca d’identità personale. Se fosse necessario, il colloquio con una psicologa potrebbe rasserenare tutti. Ma non è con le proibizioni, i divieti e le paure che si affrontano i problemi, né tanto meno si risolvono. Mi sembra di leggere tra le righe confusione e poca capacità di dialogo: prova a parlare senza accuse e rimproveri; ascolta attentamente e pazientemente; non condannare e non minacciare. L’amore può fare miracoli ed unire sponde molto lontane. Fosse anche quello che tu temi, lei rimane sempre tua figlia e tu sua madre, non dimenticarlo.

 


 

 

 

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