Sr_Agnese25 Luglio 2014

Le Carmelitane di Ostuni si..."svelano" (02)

Il "sì" per sempre

Dopo un lungo cammino di formazione e di discernimento, la comunità delle Monache Carmelitane di Ostuni(BR), ringrazia con me il Signore per tutte le meraviglie compiute in questi otto anni, plasmandomi come il vasaio lavora la creta per avere un bel vaso, così il Signore ha fatto con me, dal giorno in cui entrai in questo Carmelo. Ora ho scelto per sempre di essere la sposa del mio amato Gesù in una vita nascosta e dedita alla preghiera, al lavoro, al silenzio e alla contemplazione a favore di tutta la Chiesa e di ogni fratello sparso nel mondo.


Ho emesso la professione solenne il 30 marzo 2008 nella festa della Divina Misericordia.
Il Signore mi ha dimostrato ancora una volta che la sua misericordia è molto più grande della mia fragilità e del mio essere peccatrice.

Grande è stata la mia emozione quando il nostro vescovo Mons. Rocco Talucci mi ha chiesto se volevo consacrarmi per sempre a Dio e quando mi sono prostrata per terra e nel momento in cui il vescovo mi ha consegnato l’anello segno del mio matrimonio spirituale con il Signore Gesù. Tremavo, ma ero felice di aver consegnato per sempre me stessa a Dio, alla mia comunità, alla Chiesa e in quell’istante ho pregato molto per tutti i giovani che sono in ricerca perché abbiano il coraggio di dire di SI a Gesù.

In tutti questi anni mi sono sentita indegna del grande dono che il Signore stava per farmi, ma la gioia era talmente forte che non mi ha fatto pensare più alla mia indegnità, ma all’amore che Lui ha per me e io per il Signore e che da quel momento saremmo diventate una cosa sola. La comunità mi ha aiutato nel cammino di ascesi e di trasformazione provando in tutti i modi la mia vocazione e facendomi crescere nel rapporto intimo con Gesù e la sua Parola, perché divenisse l’unica fonte della mia vita spirituale, umana e contemplativa a contatto con le consorelle la cui diversità di carattere e di formazione ha arricchito la mia personalità. La vita del Carmelo è un andare contro corrente, è un invito a salire verso la montagna dell’umiltà, dell’amore, della solitudine che viene riempita dall’amore di Cristo che mi ha amato per primo e che appaga il mio cuore, rendendomi veramente libera: Con la professione solenne non sono arrivata alla santità, ma mi sento più responsabile della salvezza di tanti fratelli, dei sacerdoti che contano sulla mia preghiera-azione, sulla sofferenza silenziosa per le vocazioni e per essere luce per chi si dispera e cerca Dio.

La mia vera gioia è essere tutta di Gesù nel Carmelo. Usando le parole di S. Teresa di Gesù Bambino posso dire: “Ho trovato il mio posto nella Chiesa e questo posto, o mio Dio, me l’hai dato tu. Nel cuore della Chiesa mia madre, io sarò l’amore…così sarò tutto” (man. B. 3V).

Ora sono veramente ricca.
Dico a te ragazza, sfidiamo i nostri cuori, assetati di legami autentici d’amore e feriti da illusioni e tradimenti, a dare fiducia a Gesù che, anche a noi, oggi, si rivela come la Via che ci svela l’unica Verità capace di donare la Vita.
Se ti accorgi che Gesù ti chiama, non dire subito no, cerca una comunità dove ti puoi confrontare, se vuoi puoi scriverci o veni a trovarci per un colloquio o se vuoi fare un’esperienza, noi ti accoglieremo tra noi per un periodo di discernimento. Non avere paura di affidare la tua vita a Colui che è L’Amore vero.

Sr. M. Agnese di San Giuseppe
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