ATTUALITÀ - Mondo Voc dicembre 2011 Torna al sommario
Lo stile di vita dei giovani risente dei ritmi frenetici della società.
VIVERE CON STILE
Il ritorno alla sobrietà per recuperare un sano stile di vita
La cultura mordi e fuggi, i ritmi velocissimi, le esigenze di una società troppo di corsa influenzano negativamente il modo di vivere dei giovani iperstressati o lasciati in custodia a televisioni e computer, senza regole alimentari e abitudini consone.
di Novella Caterina
I dati confermano quelle che per tutti sono più che percezioni: il corretto stile di vita è fortemente a rischio, per tutti e per i giovani in modo particolare che subiscono le conseguenze di una società troppo “di corsa”.
Giornata tipo di un adolescente.
Sveglia, colazione ipercalorica (perché si fa prima a scartare una brioche che a spalmare di marmellata le fette biscottate), e a scuola …di corsa. Break a base di pizze e patatine fritte e poi dritti fino all’ora di pranzo dove, indipendentemente dalla qualità, la quantità dei cibi assunti è quasi sempre sovradimensionata. Le corse della mattina lasciano il posto alla tranquillità sedentaria dei pomeriggi davanti al computer, alla televisione o alla playstation, condita con merendine energetiche. Infine la cena e il film in tv fino a tardi o l’overdose di Facebook.
L’agenda dei bimbi/manager
Non va meglio ai bambini che al contrario hanno una vita troppo frenetica, con l’agenda super organizzata e super intasata dagli impegni, proprio come quella dei manager. Lo conferma un’indagine condotta da Eurispes e da Telefono Azzurro che chiarisce come il 67,1% dei bambini tra i 5 e i 13 anni dichiara di non avere quasi mai del tempo libero. Il 20% addirittura non ce l’ha mai e solo l’11,2% ha risposto di non avere niente da fare nelle ore pomeridiane.
La conseguenza di questa tendenza a far crescere i figli sportivi, multilingue, brillanti è che i bambini sono sottoposti a forte stress, cosa che ingenera deficit immunitari (studi universitari lo confermano), ansia o malattie, tra cui l’obesità.
Una società di corsa
La vita sembra scandita da eccessi. Troppo di tutto e tutto di corsa. La società odierna non lascia spazio ad un tempo libero di qualità e neppure ad una vita di qualità. Le famiglie sono pressate dai problemi lavorativi ed economici. La sopravvivenza, in un modo esigente e pretenzioso, diventa il fine principale che allinea tutti ai nastri di partenza ogni mattina, bambini e ragazzi inclusi.
Ma questo è semplicemente vivere (anzi esistere, come l’avrebbe definito Oscar Wild), non vivere bene. Ed una vita vissuta senza qualità, senza stile, è una vita spesa male, svalutata.
Bisognerebbe vivere con stile per migliorare il proprio stile di vita. Aristotele diceva che è meglio vivere bene che vivere e basta. Un’ovvietà che però sarebbe il caso di assurgere a motto ispiratore.
Ritorno alla sobrietà
Ma come si fa a ridare valore al proprio stile di vita? Cosa significa vivere con stile, vivere bene?
Le ricette sono tante e naturalmente personali. Qualcuno risponde che basterebbe orientare tutto alla sobrietà e forse, tra le tante soluzioni, questa è quella che sembra essere la più convincente.
In fondo, a pensarci bene, se lo stile di vita in generale è peggiorato è perché sono troppe le esigenze a cui si cerca di stare dietro. I modelli di perfezionismo e consumismo ci hanno fagocitato tanto da indurci a creare standard di vita elevatissimi, faticosi da raggiungere e garantire.
Certamente questo momento ci crisi, che altro non è una valvola di sfogo di una società arrivata sull’orlo del tracollo, aiuterà a riportare gli stili di vita in un regime di maggiore sobrietà, imponendo un ridimensionamento di cattive abitudini e delle smodatezze.
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