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COPERTINA_PMARZO_FELICITIl numero di MARZO 2013
affronta il tema

 

FELICITÀ: MITO O META?

 

Il grande scrittore francese Gustave Flaubert diceva: “La felicità è un mito inventato dal diavolo per farci disperare”. Lo psicanalista e sociologo Erich Fromm invece sosteneva che “La felicità dell’uomo moderno consiste nel guardare le vetrine e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate”.


In realtà, anche se non ce ne rendiamo conto, tutto quello che pensiamo, diciamo e facciamo è proteso verso un unico scopo: il raggiungimento della felicità. La felicità è la meta di ogni uomo, ma è una realtà afferrabile o solo un mito? Dipende.


Se la nostra idea di felicità è collegata esclusivamente al possesso di beni materiali o al raggiungimento di traguardi importanti ma per il solo fine di ricavarne denaro, allora la felicità non solo è un mito, ma è anche qualcosa di effimero, vacuo e potenzialmente poco gratificante. In questo modo l’uomo viene risucchiato in un vortice pernicioso in cui l’avere genera solo brama di avere ancora e sempre di più, senza tregua, senza pace. Così non potrà che essere perennemente insoddisfatto e mai davvero felice, perché ricerca la gioia nelle cose materiali e fuori di sé, non dentro il proprio cuore.


Se, al contrario, la vita viene orientata verso qualcosa di più profondo, infinito e grande, la felicità sarà a portata di mano, una meta raggiungibile.

 

E cosa c’è di più profondo, infinito e grande se non Dio? In lui e nei suoi insegnamenti risiede quello stato di grazia piena e di gioia pura che rende la vita di ciascuno felice e serena. Benedetto XVI parlando ai giovani del Regno Unito ha sottolineato: “La felicità è qualcosa che tutti desideriamo, ma una delle grandi tragedie di questo mondo è che così tanti non riescono mai a trovarla, perché la cercano nei posti sbagliati. La soluzione è molto semplice: la vera felicità va cercata in Dio”. Non a caso sant’Agostino nelle sue Confessioni scriveva: “Ci hai fatti per Te, Signore, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in Te”. Gli ha fatto eco santa Teresa D’Avila ripetendo: “Tutto passa, solo Dio resta, solo Dio basta”.


Gianni Epifani



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