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ANNO_DELLA_FEDEIl numero di NOVEMBRE 2012
affronta il tema


ANNO DELLA FEDE

Pellegrinaggio nel deserto spirituale

 

Con la Lettera apostolica Porta fidei dell’11 ottobre 2011, Benedetto XVI ha indetto l’Anno della Fede che ha avuto inizio l’11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, e terminerà il 24 novembre 2013.


Nel suo libro Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo, Antonino Zichichi afferma: “L’uomo che ha Fede è fortunato. Chi non ha Fede è una persona cui manca qualcosa nel profondo della sua esistenza”. Non a caso Oriana Fallaci sottolineava con rammarico: “Dio se credessi in Dio! Mi piacerebbe avere fede, perché chi non crede in Dio è molto solo. Ho invidiato molte volte chi ha fede”.


Eppure se ci guardiamo intorno, come ha evidenziato Benedetto XVI il giorno dell’apertura dell’Anno della Fede, «in questi decenni è avanzata una "desertificazione" spirituale». L’uomo di oggi sembra aver fatto proprio il motto di Ennio Flaiano: “Grazie a Dio viviamo in un’epoca senza fede”. Si è diffuso il vuoto spirituale.


Ma come ha ricordato il Papa “…è proprio a partire dall’esperienza di questo deserto, da questo vuoto che possiamo nuovamente scoprire la gioia di credere, la sua importanza vitale per noi uomini e donne. Nel deserto si riscopre il valore di ciò che è essenziale per vivere; così nel mondo contemporaneo sono innumerevoli i segni, spesso espressi in forma implicita o negativa, della sete di Dio, del senso ultimo della vita”. Ecco allora il perché e il senso di un Anno della Fede.


MondoVoc, continuando un’analisi avviata due mesi fa con un numero sulla santità e condotta attraverso un focus sul Concilio Vaticano II, chiude il cerchio soffermandosi sul tema della fede e sull’importanza di una nuova evangelizzazione. Ricordando che nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stessa vita, indicano la via verso la Terra promessa e ripropongano con forza il messaggio salvifico di Gesù.


Ecco, dunque, il nostro specifico impegno per vivere bene quest’Anno della Fede: obbedire con rinnovato entusiasmo e generosa fedeltà al comando evangelico di Gesù: “Pregate il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe” (Mt 9,38).


Gianni Epifani

 


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