INTERIVISTA ALL’ESPERTO
Catechesi e nuova evangelizzazione
Le attività dell’Ufficio Catechistico Nazionale della CEI
Don Guido Benzi è sacerdote della Chiesa di Rimini dal 1990. Biblista e docente di Sacra Scrittura all'ISSR di Rimini e alla Università Pontificia Salesiana è stato Direttore dell'Ufficio Catechistico Diocesano e Regionale e, dal 2008, è Direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale. Ha pubblicato numerosi saggi di esegesi di pastorale biblica e di pastorale catechistica.
di Novella Caterina
Qual è il valore della catechesi in una società sempre più secolarizzata?
Il più grande servizio che può svolgere oggi la catechesi è - come ci indica il Papa nella sua esortazione Evangelii Gaudium - il servizio della "memoria", cioè rammentare continuamente alla comunità cristiana e alle persone chiamate ad essere discepoli di Gesù la speranza e l'amore al quale Dio, in Gesù, chiama ogni uomo. Non si tratta di un servizio volto al passato (memoria e ricordo di cose antiche) si tratta invece di richiamare alla mente la presenza di Dio Padre, il fatto che il Suo Figlio vivo e risorto opera nel mondo con il soffio dello Spirito.
Quali forme assume oggi l’impegno catechistico dei laici e dei presbiteri?
Certamente una parte consistente della catechesi delle nostre comunità è impegnata nella comunicazione della fede alle nuove generazioni, e tuttavia questo - lo vediamo nei fatti - diviene scarsamente efficace se non c'è una comunità di adulti maturi nella fede che vive e celebra la memoria dell'amore di Dio in Gesù Cristo. Per cui l'impegno prioritario oggi rimane quello dell'approfondimento della vita di fede con gli adulti perché essi siano capaci singolarmente e comunitariamente di trasmetterlo ai piccoli.
Di cosa si occupa l’Ufficio Catechistico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana?
Il servizio dell'UCN è - come del resto quello di ogni Ufficio della CEI - quello di aiutare e coordinare il cammino catechistico delle Diocesi nella linea dei comuni indirizzi presi dai Vescovi italiani con il Documento di Base "Il Rinnovamento della catechesi" (1970), i catechismi nazionali e i vari documenti applicativi. Si tratta anche in uno spirito di sussidiarietà, di fornire riflessioni e strumenti per il continuo aggiornamento e la formazione di catechisti e responsabili diocesani a vario livello.
Quali sono le iniziative più significative promosse dall’Ufficio per la catechesi dei giovani e quali quelle per la catechesi degli adulti?
Proprio in questo anno 2013-2014 abbiamo cominciato una riflessione - con una commissione ad hoc - sulla fede dei ragazzi (11-14 anni) che porterà ad un convegno nazionale che ovviamente vede anche la collaborazione del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile. La riflessione sugli adulti ha occupato l'ultimo triennio, insieme a quella sulla iniziazione cristiana delle nuove generazioni. Recentemente è uscito per l'LDC un testo "Dodici ceste piene..." che traccia itinerari e ambiti di impegno con e per gli adulti.
Per la famiglia invece?
Lo scorso anno - insieme all'Ufficio di pastorale famigliare - abbiamo dato vita ad un Convegno molto riuscito sulla pastorale in preparazione e dopo la celebrazione del Battesimo di un bimbo. si tratta di tutta una serie di proposte da esplorare perché si rivelano feconde e gioiose. È fondamentale la vicinanza della comunità ai genitori in un momento così bello ma anche carico di responsabilità.
A conclusione dell’anno della fede, quali sono gli spunti per una nuova evangelizzazione?
Il papa ci ha indicato nella sua esortazione lo stile di Gesù con i discepoli di Emmaus: farsi avanti per primi, incontrare, dialogare, condividere la speranza, donare la vita nella logica dell'eucaristia, annunciarlo con gioia. Credo che una pastorale di nuova evangelizzazione parte da una comunità che non vuole varcare da sola la "porta della fede" ma che vuole condividere questo dono con tutti.
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