STORIE DI VITA - Mondo Voc aprile 2013 Torna al sommario
Crescere con la Missione nel cuore
Francesca ha 23 anni. È di Roseto degli Abruzzi, una cittadina balneare della provincia di Teramo; laureata in Scienze infermieristiche. Aveva cominciato la sua attività lavorativa in un Centro di fisioterapia del luogo. Da novembre
di Michele Pignatale
Quando recentemente ho ricevuto una e-mail da amici che mi comunicavano la notizia, il mio pensiero è andato a qualche anno fa quando ho conosciuto Francesca che frequentava la catechesi per la cresima. Aveva un viso solare e l’aria di chi le cose che ascoltava le sapeva conservare nel cuore. Ricordo di averla incontrata al ritorno da un campo per adolescenti e di aver fatto un pensiero: sarebbe stata una bella vocazione se fosse stata aiutata e seguita.
Ho quindi subito pensato di sentire le sue sensazioni in merito a questa scelta e così a Francesca ho chiesto di raccontarci un po’ della sua vita.
Attratta da Gesù
“Avevo 17 anni quando ho cominciato a sentire il desiderio di conoscere il progetto che il Signore aveva per la mia vita – comincia a raccontare Francesca – Facevo parte del Movimento Giovanile Missionario, gruppo nel quale sono cresciuta e grazie al quale ho conosciuta e sperimentata la parola missione. Ogni venerdì partecipavo all’incontro per adolescenti che si teneva in parrocchia e questo appuntamento settimanale lo aspettavo con piacere per incontrare i miei amici e approfondire il mio cammino verso Gesù e la sua presenza nella mia vita. Dopo l’incontro tornavo a casa portandomi dentro una sensazione particolare, originale. Avvertivo una emozione che non mi faceva prendere sonno, attratta dalla persona di Gesù che mi rendeva davvero felice. Non riuscivo a capire il senso di questo stato e allora ho cominciato a chiedere al Signore di manifestarmi
Domande e desideri
La vita di Francesca è proseguita portandosi dentro queste domande e tanti desideri accettando, crescendo, i tanti doni, invisibili in quel momento, che l’avrebbero aiutata ad una maggiore comprensione della volontà di Dio. Intanto una guida spirituale e poi un cammino ricco di occasioni come gli esercizi spirituali per i giovani del MGM, i campi scuola, gli incontri settimanali del gruppo, incontri diocesani, le veglie di preghiera. Tutte erano occasioni di approfondimento e di maturazione verso un cammino di consapevolezza.
“In particolare ho avuto la grazia – continua a raccontarci Francesca – di fare un’esperienza di formazione missionaria sul campo, di vivere e realizzare quel desiderio di Missione, che sin dagli undici anni mi aveva incuriosita e accompagnata ascoltando le testimonianze di missionari, missionarie e giovani impegnati nel servizio missionario. Nel 2009 sono stata con due amiche, in Amazonia, da una Suora Missionaria dell’Immacolata, anche lei della mia diocesi e anche lei formatasi nel nostro gruppo missionario. E proprio in quella terra ho potuto respirare come la missione è davvero vita quotidiana e va vissuta in ogni istante della nostra giornata. In questa occasione ho preso consapevolezza che la missione rappresentava la scelta della mia vita. Si trattava di capire come”.
Decidersi per la Missione
Intanto era necessario accelerare e concludere gli studi e Francesca lo ha fatto con regolarità laureandosi in scienze infermieristiche, tenendo sempre l’attenzione a ciò che si muoveva nel suo cuore e alle occasioni che le venivano offerte per capire il suo futuro. Fu proprio nel Marzo 2011, durante gli esercizi spirituali di Quaresima con il gruppo che prese la decisione definitiva.
“Quei giorni sono stati per me – ci dice Francesca – giorni davvero speciali perché nel silenzio, nella preghiera e nell’adorazione ho potuto confermare una scelta che si andava rivelando molto chiaramente nella vita quotidiana. Vivevo anche un periodo sereno e grazie ad un cammino di preghiera quotidiano, mi sentivo libera, libera perché amata. Avevo la certezza che qualsiasi scelta avessi fatto, l’Amore del Signore non sarebbe mai cambiato nei miei confronti. In questa libertà è stato chiaro per me la volontà del Signore che mi voleva consacrata per la missione”.
Reazioni di fronte ad una scelta di radicalità
Naturalmente anche questa scelta ha bisogno dei suoi tempi e Francesca aveva cominciato a lavorare come infermiera in Centro fisioterapico. Aveva bisogno di fare ancora un tratto di strada fino alla decisione presa un anno dopo, nel novembre 2012, di entrare nell’Istituto delle Missionarie dell’Immacolata. Ma come hanno reagito gli amici e i parenti a questa sua decisione.
“Le reazioni sono state molto diverse – racconta sorridendo Francesca – alcuni miei amici non si sono sorpresi per nulla, anzi mi hanno confidato che aspettavano solo la notizia da parte mia. Così anche la mia famiglia ha mostrato disponibilità perché mi ha visto sempre impegnata e contenta di quello che facevo e poi la mia scelta era libera. C’è stato anche chi ha fatto difficoltà ad accettare e comprendere la mia decisione, vista la sua radicalità. Devo ammettere che il confronto con persone non entusiaste della mia scelta, mi ha permesso ancora una volta di rimettermi in discussione e ricordarmi il “perché” e il “per Chi” compivo quel passo decisivo”.
Dubbi, timori ma soprattutto Gioia
Adesso Francesca si trova nella sua nuova casa e ha iniziato a studiare nuovamente. Un altro cammino è iniziato caratterizzato da gioie ma anche da timori.
“Sono tante le gioie che mi sta riservando questo cammino appena iniziato – ci dice Francesca con uno sguardo illuminato – Sicuramente il “centuplo” promesso dal Signore: ogni giorno, nella semplicità quotidiana, nella preghiera, nello studio, nell’incontro con le altre e con gli altri, mi si rivela, portandomi la gioia di una conoscenza sempre più vera di me stessa e di Gesù. Insieme alla gioia ci sono anche tante domande e tanti dubbi che mi portano a chiedere ogni giorno al Signore che si disveli la sua Volontà per me, visto che il mio è un continuo cammino di discernimento. Ma devo dire che il profondo desiderio che avverto nel cuore è seguire Gesù per essere come lui, per amarlo e lasciarmi amare da Lui così come sono, incontrandolo in chiunque mi mette vicino e in tutti i popoli… a partire dal dire il mio piccolo e umile Sì, ogni giorno”.
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