ATTUALITÀ - Mondo Voc aprile 2012                                                                           Torna al sommario

 

 

Politiche e pastorale per le famiglie.


LA RICETTA PER FARE FAMIGLIA

Meno bonus, più norme e una pastorale per tutti


Sono ancora carenti in Italia le politiche per la famiglia. Le azioni sono sporadiche e non vengono messe a sistema con interventi normativi adeguati. La pastorale per le famiglie, dall’altro lato, seppur presente costantemente nella vita delle coppie, non è in grado di avvicinare i non cattolici o i non praticanti.


di Novella Caterina


Famiglia_oggiLa famiglia oggi è una realtà molto complessa. Se cinquant’anni fa l’idea di famiglia era inequivoca, come unione fondata sul matrimonio (in Italia di tipo religioso nel 98,4% dei casi), con un’organizzazione patriarcale che lasciava alle donne il ruolo di gestire la casa e curare la crescita dei figli, oggi questo modello non ha più aderenza con la realtà.


Le situazioni sono diversificate e l’analisi delle cause che hanno portato ai profondi mutamenti della famiglia sono molteplici. Fatto sta che il quadro oggi è quanto mai disomogeneo. Ci sono più situazioni familiari (coppie di fatto, single genitori, divorziati risposati …) e tanti problemi legati all’argomento famiglia. Tra i più pressanti, quello della crisi che la sta investendo, sotto i profili sociale, morale, economico/fiscale, giuridico, oltre ad una serie di molte altre questioni che afferiscono alla difficoltà di mettere su famiglia, di crescere i figli se entrambi i genitori lavorano, di dialogare con le istituzioni, di trovare forme di sinergia con le altre famiglie o forme di sostegno, ma anche alla leggerezza con cui viene vissuta oggi la famiglia o alla paura di prendere impegni duraturi, propria di molti giovani, che scelgono forme di unione meno stringenti del matrimonio.


Quello della famiglia si pone ormai come un problema urgente che richiede un supporto adeguato da parte delle istituzioni poiché, seppur in crisi e con mille difficoltà, resta la “cellula fondamentale della società”, come l’ha definita recentemente il Santo Padre, ed è il soggetto sociale su cui investire per il futuro del Paese, in termini di valorizzazione delle sue funzioni di coesione sociale ed equità fra le generazioni.


Famiglia_oggi_2In questo processo delicato sono chiamati in causa più attori. Da un lato lo Stato, a cui vengono richieste politiche più sistematiche e non sporadiche e disarticolate iniziative, dall’altro la Chiesa per una pastorale efficace, che sappia parlare soprattutto a quanti sono distanti ma hanno ugualmente il diritto di ascoltare una voce che fortifichi la comunione di spirito alla base delle coppie.


Quanto al primo, l’Italia non si colloca certamente sul podio di un’ideale classifica europea per le politiche a sostegno della famiglia che rischia, in questo momento, di dover sopportare i costi della pesante crisi e della debacle che lo Stato sociale ha subito. La famiglia non può diventare un ammortizzatore, ma deve essere sostenuta da opportune politiche, che sono state definite dall’OCSE come “quelle che aumentano le risorse dei nuclei familiari con figli a carico; favoriscono lo sviluppo del bambino; rimuovono gli ostacoli ad avere figli e alla conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare; e promuovono pari opportunità nell’occupazione”.


Insomma, occorrono interventi strutturali che affrontino e alleggeriscano i problemi abitativi delle giovani coppie e delle famiglie disagiate, i temi dell’equità economica e fiscale, dei servizi alla prima infanzia, agli anziani, ai disabili, delle pari opportunità e della conciliazione tra famiglia e lavoro, delle terapie alle coppie in crisi o con figli problematici. Occorre creare le condizioni per avere una società amica della famiglia e non invece disallineata con le sue esigenze naturali.


Famiglia_oggi_3Il panorama delle iniziative e delle norme al riguardo è però carente, a differenza di quanto accade nel resto d’Europa.


A parte la legge n. 53 del 2000, che ha introdotto i congedi parentali e affrontato le questioni della conciliazione figli/lavoro, per il resto si annoverano solo iniziative sporadiche, come i bonus bebè ad esempio, che seppur interessanti e meritorie restano isolate e per questo poco proficue.


Quello che serve alla famiglia però non è solo il bonus, l’asilo nido, la casa. Serve anche sostegno morale, servono formazione e consapevolezza, serve una guida. Tutte cose che non possono che venire dalla Chiesa, impegnata quotidianamente nella prevenzione e nell’assistenza delle famiglie. Il problema è che l’attività pastorale coinvolge quasi soltanto le famiglie cattoliche e praticanti. Servirebbero invece azioni, forse un po’ più laiche, ma capaci di arrivare ai tanti che, seppur lontani dalla religione, sono bisognosi di un confronto, di una parola, di un consiglio.

 

 

 

Copyright © La riproduzione degli articoli di MondoVoc richiede il permesso espresso dell'editore