STORIE DI VITA - Mondo Voc dicembre 2011                                                 Torna al sommario

 

 

 

SAVERIO PETRILLO

 

Custode di Ville e di segreti

 

 

Da 53 anni abita nelle Ville Pontificie di Castel Gandolfo e dal 1986 ne è direttore. Testimone privilegiato dei periodi di riposo dei pontefici, Saverio Petrillo custodisce i segreti di questo luogo maestoso, dove l’arte si fonda in perfetta armonia con la natura. E’ nato a Roma nel 1939, è laureato in giurisprudenza, è Cavaliere di Gran Croce, è luogotenente per l’Italia Centrale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, è vicepresidente del Circolo di San Pietro. 

 

di Vito Magno

 

Saverio_PetrilloCosa succede nelle Ville di Castel Gandolfo quando il Papa è a Roma?

Prepariamo al meglio le Ville per quando il Papa farà ritorno. In autunno potiamo, in primavera curiamo i fiori, e così via. È un lavoro di giardinaggio. Non a caso il nostro si chiama: “Settore giardini ed agrario”. La parte agraria risale al Pontificato di Pio XI che volle, in questo modo, lanciare un messaggio d’attenzione della Chiesa al mondo rurale.


Le sue competenze abbracciano solo le ville?

No, tutto il complesso, quindi anche la parte immobiliare, cioè i palazzi, e poi quattro acquedotti.


E quattro cupole astronomiche!

Dico sempre, scherzando, che il mio lavoro va dalle stelle alle stalle, perché nelle Ville, oltre ad esserci gli animali, ci sono gli osservatori astronomici della Specola Vaticana, affidati ai padri gesuiti.


Da quando abita queste Ville?

Ci sono cresciuto! Sono qui da bambino. Misi piede l’ultimo anno di pontificato di Pio XII. Poi ho percorso tutta la carriera, fino a diventare direttore nel 1986.


A proposito di Pio XII, nelle Ville, durante la Seconda Guerra Mondiale, furono accolti molti rifugiati. Chi erano?

Innanzi tutto alcune famiglie di ebrei che qui trovarono rifugio già dopo l’8 settembre del 1943. Poi, dopo lo sbarco alleato ad Anzio del 22 gennaio 1944, si rifugiarono nelle Ville gli abitanti di Castel Gandolfo, di Albano, di Marino, e quelli degli altri paesi limitrofi, per un totale di oltre 10 mila persone.


Saverio_Petrillo_2Tra i politici anche De Gasperi, per un breve periodo. E inoltre diverse donne incinte!

È vero. Per le partorienti Pio XII mise a disposizione il suo appartamento. Nella sua stanza da letto nacquero in quel periodo circa 50 bambini.


Cosa ricorda delle lunghe passeggiate di Giovanni XXIII lungo i viali?

Soprattutto il fatto che ogni tanto usciva dalle Ville in incognito. Aveva l’abitudine di uscire da un cancello secondario e di fare un giro nei dintorni. Una domenica mattina, mancava poco all’Angelus ed ancora non rientrava. Si era diretto verso Anzio e Nettuno. Poi lo avevano localizzato vicino al lago di Albano. Finalmente, un quarto d’ora prima dell’Angelus, rientrò al palazzo.


Questo non succedeva con Paolo VI, immagino!

Papa Montini quando veniva trascorreva la prima settimana dedicandosi ad uno suo personalissimo ritiro spirituale. Pregava e basta. Poi riprendeva la sua naturale attività. Ricordo la festa dell’Assunta del 1977 quando inaugurò la chiesa della Madonna del Lago. In quella occasione disse: “Chissà se avrò mai più la possibilità di trascorrere questa bella festa con voi. Colgo comunque l’occasione per abbracciarvi tutti e per ringraziarvi di quanto mi avete dato”. Morì il 6 agosto dell’anno successivo. Per tre giorni la salma rimase esposta qui da noi, sino a quando un semplice carro funebre del Comune trasferì la salma a Roma.


 Papa Lucani è mai venuto a Castel Gandolfo? Neppure da cardinale?

Per Giovanni Paolo I abbiamo un grande rimpianto; quello di non essere riusciti a mostrargli il nostro affetto, neppure prima dell’elezione.


 E di Giovanni Paolo II cosa ricorda?

Ricordo che usciva dal Palazzo pontificio a piedi e faceva lunghe passeggiate. Spesso i bambini, tra i quali i mie figli che all’epoca avevano sette e otto anni, si nascondevano dietro le siepi e quando vedevano arrivare il Papa uscivano a fargli festa. Il Papa li salutava, scherzava con loro e li chiamava per nome, perché li conosceva tutti, uno per uno.


Saverio_Petrillo_4Che dire della piscina tanto chiacchierata?

Il Papa sdrammatizzò molto le critiche per la sua realizzazione. A chi lo criticava per i soldi spesi (accuse infondate perché la piscina era stata offerta da una sponsorizzazione), diceva che un conclave sarebbe costato molto di più! Devo dire che l’ha usata fino agli ultimi anni della sua vita. Nel Duemila ancora la usava, ricordo che di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Tor Vergata, giunto alle Ville fece girare la macchina in direzione della piscina. Mentre noi ce ne tornammo a casa stanchi, lui decise di andare a nuotare.


Benedetto XVI ?

A noi ha fatto un gran piacere sentirgli dire fin da subito che “Castel Gandolfo è la mia seconda casa”. Lavora molto in questo ambiente silenzioso. E’ puntuale nelle sue passeggiate pomeridiane. Aggiunge poi un tocco tutto suo alla serenità di questo luogo, suonando al piano composizioni di Bach, Mozart, Betethoven.


Una grande responsabilità la sua!

Ma anche un grande onore.

 

 

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