LIBRI - LIBRI - LIBRI - Mondo Voc agosto - settembre 2011                   Torna al sommario

 


A cura di Luciano Cabbia



Youcat, a cura della Conferenza Episcopale Austriaca

Città Nuova Editrice, Roma 2011, pp. 304.


yaoucat

Si tratta dello Youcat italiano, ossia dello “Youth Catechism”, per conoscere e vivere la fede della Chiesa. L’originale in lingua tedesca è stato realizzato sotto la responsabilità della Conferenza Episcopale Austriaca. L’edizione italiana ha avuto la supervisione del Card. Angelo Scola.

 

Frutto di un’équipe di teologi, esperti di catechesi e di un nutrito gruppo di giovani, Youcat è stato presentato come il sussidio ufficiale fella Giornata Mondiale della Gioventù 2011 di Madrid.

 

Nella Premessa, Papa Benedetto XVI così si rivolge ai giovani: “Studiate il catechismo con passione e perseveranza! Studiatelo nel silenzio della vostra camera, leggetelo in due, se siete amici, formate gruppi e reti di studio, scambiatevi idee su Internet; Rimanete ad ogni modo in dialogo sulla vostra fede!”. Ampiamente illustrato, Youcat è pubblicato in 14 lingue.

 


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Tosca Ferrante - Guido Gandolfo - Giacomo Perego

Per diventare come Gesù. Itinerario di esercizi spirituali per giovani

 

Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2011, pp. 160.

 

per_diventare_coem_GLa parola “itinerario” questa volta non è solo un modo di dire.

 

Gli Autori tracciano un percorso spirituale scandito in otto “passi” – e così li designano – che i giovani sono invitati a compiere “finché Cristo prenda forma in voi”.

 

Compagni di viaggio in questo cammino nella vita dei giovani sono l’apostolo Paolo e il beato Giacomo Alberione, uomo del XX secolo che ha avuto l’intuizione di riproporre nella contemporaneità l’esperienza umana e spirituale di San Paolo come paradigma dell’avventura evangelica per il nostro tempo.

 

 


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Anne - Laure Bondoux, Figlio della fortuna

Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2010, pp. 206.

 

figlio_della_fortunaUn libro che parla di strade e di cammino. E il cammino e gli occhi di un ragazzo sono spesso il modo migliore per raccontare la vita. Blaise Fortune – il protagonista del romanzo – è questo ragazzo e sta fuggendo da una delle tante guerre caucasiche. Lo accompagna Galya, una ragazza russa che l’ha cresciuto.

 

Blaise è cittadino francese, e Galya è là che vuole condurlo. E allora camminano, si raccontano, incontrano gente che li accoglie, che li tradisce, che offre aiuto. Conoscono fame, freddo, paura, ma anche solidarietà, e quel po’ di calore umano necessario a non cadere nella “disperanza”. “Vedi” – mi sorride Galya – “non bisogna mai smettere di credere nel genere umano. Per uno che ti fa lo sgambetto, se ne trovano a decine che ti aiutano a rialzarti. Essere felici è sempre caldamente raccomandato, Monsieur Blaise!”.

 

Un romanzo di formazione per oggi.

 

 

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Matteo Liut, Il paradiso siamo noi. Storie di giovani che hanno lasciato il segno

 

Paoline Editoriale Libri, Milano 2011, pp. 192.

 

pardiso_siamo_noiDavvero un giovane, una ragazza sono disponibili per un percorso impegnativo come quello della santità? È possibile che un giovane sia così “strano” da scegliere di giocarsi la vita per un obiettivo che non ha gratificazioni immediate?

 

È quanto dice questo libro che presenta la vita di giovani, santi o beati, con l’obiettivo di mostrare che essere santi si può, a tutte le età, in ogni condizione sociale e di vita, in qualsiasi epoca ci si trovi a vivere.

 

Il libro si espande nello spazio e nel tempo e racconta di giovani, testimoni dell’Assoluto e della gioia di servire e di condividere.

 


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John Pridmore - Greg Watts, Il buttafuori di Dio. Una storia vera

Paoline Editoriale Libri, Milano 2011, pp. 320.

 

buttafuori_di_Dio._Una_storia_veraLa storia autobiografica della conversione di John Pridmore, ex criminale londinese divenuto evangelizzatore. Dal riformatorio, alla prigione, al lavoro di buttafuori nei pub di Londra. Droga, soldi, lusso, donne… un vortice nel quale rischia di inabissarsi fin quasi ad arrivare all’omicidio.

 

A 27 anni Dio lo trasforma in un evangelizzatore pieno di fede e di entusiasmo. Ha fondato una comunità in Irlanda, la St. Patrick Community, dove attualmente vive.

 

Ha testimoniato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia nel 2005 e di Sidney nel 2008. Va in giro per il mondo a raccontare la sua storia di abisso e redenzione.

 

 

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Anselm Grün, L'arte di diventare adulti. In dialogo con i giovani

Paoline Editoriale Libri, Milano 2011, pp. 192.

 

Larte_di_diventare_adultiDiventare adulti non è un automatismo biologico, ma una scelta, anche se non sempre viene percepita come tale con piena consapevolezza.

 

L’Autore, basandosi sulle domande che molti giovani gli hanno posto, indica alcune condizioni irrinunciabili per accedere alla maturità, che rimane sempre un cantiere aperto. I giovani per diventare adulti hanno bisogno di adulti che si pongano le loro stesse domande; non chiedono ricette, ma dialogo, indicazioni di percorso e soprattutto cercano adulti veri con cui confrontarsi e crescere.

 

Il libro cerca di rispondere anche a domande del tipo: che posto occupa la dimensione di fede nella vita di un giovane? La fede aiuta a crescere o è un freno? Sono pagine molto interessanti per i giovani, ma anche per i genitori e gli educatori.

 

 

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Tonino Lasconi, I ragazzi ai loro preti... e ai loro catechisti

Cittadella Editrice, Assisi 2010, pp. 112.

 

I_ragazzi_ai_loro_preti_e_ai_loro_catechistiNon un libro che parla dei ragazzi, o che si rivolge ai ragazzi, magari in maniera paternalistica, bensì ub libro in cui i ragazzi parlano in prima persona, si rivolgono ai loro preti e ai catechisti scrivendo loro una lettera. Allora, tanti problemi che assillano la pastorale ecclesiale vengono visti dalla parte dei ragazzi. Ascoltarli può essere una sorpresa.

 

È anche un prezioso contributo al rinnovamento di tante pratiche ormai stantie e inefficaci. Scrivono: “Ammettetelo! Noi siamo quelli che vi fanno sentire sconfitti e vi mettono in crisi, per la sensazione che il vostro lavoro non abbia portato a niente. Quelli che vi spiazzano, perché la vostra bravura, la vostra buona volontà, le vostre pensate, così efficaci con i bambini piccoli, con noi non funzionano più…”. Il dialogo è aperto.

 

 

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Cecilia Pirrone, Gli adolescenti sono belli così. 9 storie in controluce

Àncora Editrice, Milano 2009, pp. 120.

 

Gli_adolescenti_sono_belli_cosIl libro legge alcune storie vere di adolescenti veri, storie quotidiane dei nostri tempi, non casi estremi in cui quasi nessuno si ritrova. Storie di ragazzi che hanno voglia di diventare grandi, ma che temono la crescita.

 

I racconti dei ragazzi sono in presa diretta nell’incontro con l’Autrice, psicologa, e riletti da una persona adulta, esperta, capace di cogliere il germogliare della vita e il filo rosso dei fatti.

 

In questo modo agli educatori viene offerto un nuovo sguardo sugli adolescenti, e ai ragazzi viene proposto uno specchio che li aiuti a leggersi, valorizzando le potenzialità della loro età, in parte inespresse, la forza dei loro sogni e dei loro ideali.

 

 

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Ezio Aceti - Giuseppe Milan, L'epoca delle speranze possibili. Adolescenti oggi

Città Nuova Editrice, Roma 2011², pp. 112.

 

Lepoca_delle_speranze_possibili._Adolescenti_oggiGli Autori analizzano il vissuto degli adolescenti nell’attuale contesto sociale, particolarmente quello occidentale segnato da rapporti sociali e familiari fragili, spesso inadeguati ad una crescita sana e armoniosa.

 

Particolare riguardo il libro assegna agli aspetti fisici, emotivi e cognitivi della personalità degli adolescenti, per proporre una strategia pedagogica coerente e mirata, nella convinzione che la cura dell’immaturità non sia una fuga veloce e frettolosa verso l’età adulta, ma la valorizzazione della preziosità del tempo dell’adolescenza, che contiene in sé enormi ricchezze e potenzialità.

 

 

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HirokiAzuma, Generazione Otaku. Uno studio della postmodernità

Editoriale Jaca Book, Milano 2010, pp. 200.

 

Generazione_Otaku._Uno_studio_della_postmodernitUn saggio impegnativo che non è tanto lo studio di una particolare cultura settoriale del Giappone contemporaneo, quanto l’analisi di un paradigma culturale particolare che tende a porsi come elemento generale del postmoderno in tutto il mondo.

 

La cultura degli “otaku” è costituita da giovani, specialmente maschi, caratterizzati da relazioni sociali rade e poco variegate, e da un interesse spesso ossessivo-compulsivo nei confronti di varie forme di collezionismo. Perdita di riferimenti, fine delle grandi storie, rimescolamento del confine tra autore e consumatore, fra originale e copia: la cultura “otaku” viene vista nel libro come la prima cultura postmoderna, non solo nei suoi presupposti di natura antropologica, ma anche nell’analisi dei prodotti culturali e merceologici che contraddistinguono il fenomeno “otaku”.

 

In sostanza, il libro ripropone la domanda cruciale: che ne è, nel mondo postmoderno, dell’umanità degli esseri umani?