28 ottobre 2013
In tutta Italia si moltiplicano le iniziative cristiane in risposta ad Halloween
"HolyWin": i Santi hanno vinto!
I cristiani sono chiamati a vivere la festa di Tutti i Santi e la commemorazione dei defunti. Queste due celebrazioni sono per la Chiesa cattolica un appuntamento fondamentale dell’anno liturgico. Il richiamo della festa dei santi, e l’ancor più sentita preghiera per i defunti, sta subendo una forte crisi di partecipazione.
Il fenomeno Halloween procura confusione sostituendosi ai momenti liturgici significativi. I bambini, sempre più frastornati e bombardati da questo evento, non conoscono o non sentono la festività di Tutti i Santi. È necessario sollecitare gli insegnanti cattolici, a partire da quelli di religione, i catechisti, gli educatori dei tanti gruppi e movimenti ecclesiali (sacerdoti compresi) affinché si impegnino a rafforzare la solennità cristiana.
Bisogna trovare il modo di far comprendere che la partecipazione diretta ma anche indiretta ad Halloween promuove la realizzazione di un rito satanico.
I credenti che partecipano alla festività di Ognissanti già il 31 ottobre entrano nella grande solennità con i primi vespri della liturgia. La famiglia cristiana fa festa ai testimoni della vita, della speranza, dell’amore anche esaltando dei segni visibili in casa e ovunque sia possibile: accendere la luce, esporre le immagini dei santi, i fiori e tutto ciò che indica la bellezza e la gioia della santità in opposizione alle immagini squallide di Halloween. È anche importante non aderire neanche minimamente all’evento commerciale, promuovendo così il fallimento di questo business.
In questi giorni i cattolici possono pregare il santo rosario, far celebrare Messe in riparazione ai sacrilegi e a qualsiasi atto tenebroso e criminale. Le diocesi e le parrocchie potrebbero officiare, anche insieme, i primi vespri dei Santi proprio per dare la giusta rilevanza alle nostre celebrazioni. Anche le veglie di preghiera, l’adorazione eucaristica, le fiaccolate, le liturgie penitenziali, le missioni giovanili nei pub e nelle discoteche contribuiscono ad una rinnovata evangelizzazione.
Occorre divulgare, attraverso tutti i mezzi di comunicazione, il messaggio cristiano senza timore di essere “voce che grida nel deserto”: Il cristiano non deve temere di essere un segno di contraddizione andando controcorrente, né deve desistere di fronte alle critiche di chi banalizza il pericolo di Halloween.
In uno dei suoi ultimi articoli fu proprio don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, a commentare con queste parole il pericoloso diffondersi di Halloween: «In questi ultimi decenni il mondo dell’esoterismo ha trasformato questo avvenimento in un rituale collettivo altamente propagandistico, interessando e coinvolgendo i bambini e i giovani.
La domanda originaria si è trasformata così in “dolcetto o scherzetto?” assumendo un significato sempre più legato all’occultismo e quindi all’esaltazione dell’orrore e della morte. Mi rivolgo ai genitori e a tutti gli educatori: accettando questa celebrazione si promuove e si sviluppa l’adesione al mondo satanico che già ingabbia moltitudini di adolescenti, soprattutto nelle fasce urbane delle più grandi città.
Già si vedono nella nostra società i segni nefasti di questo mondo oscuro che cattura i giovani portandoli a vestirsi di nero, ad ascoltare la musica satanica, a frequentare locali dark, a tatuarsi i simboli del male. Vogliamo che i nostri figli festeggino il giorno di Ognissanti con i demoni, il mondo di satana e della morte oppure con gioia e pace vivendo nella luce? Esortate i vostri figli dicendo loro: vuoi giocare e divertirti con i demoni e gli spiriti del male o invece scegli di gioire e far festa con i Santi che sono gli amici simpatici e meravigliosi di Gesù?».
(www.zenit.org)