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Il numero di MAGGIO 2014


affronta il tema

DUE PAPI SANTI DA CELEBRARE E IMITARE

 

 

Il messaggio lanciato da Papa Francesco sin dall’inizio del suo Pontificato – e il nome ne è testimonianza e garanzia - è chiaro. La Chiesa deve sostenersi su ricchezze antitetiche a quelle economiche e deve tornare a mettere al centro delle sue attività e del suo operato coloro che hanno bisogno, che vivono nelle periferie esistenziali. “Una Chiesa povera, per i poveri” dunque, una Chiesa coerente con il messaggio evangelico, una Chiesa che sappia recuperare la fiducia della gente perché capace di mostrarsi autentica, semplice, vicina, sincera. Papa Francesco ce la sta mettendo davvero tutta perché questo accada. E non si limita ad auspicarlo, a chiederlo al clero, a ricordarlo ai cristiani. Lo sta testimoniando in prima persona con il suo stile di vita e la sua fermezza. I riflessi di questo “miracolo per la Chiesa” si vedranno sicuramente tra qualche mese, quando sarà il momento di scegliere a chi destinare l’8x1000 del gettito fiscale. I numeri, in forte calo negli ultimi anni a causa delle tante polemiche che hanno investito le Istituzioni ecclesiastiche, torneranno a crescere e in modo significativo, perché il Santo Padre – che in più occasioni ha condannato il consumismo, la brama di denaro e di potere, la corruzione (non solo nella Chiesa ma anche tra  i politici) – ha saputo rimettere al centro della Chiesa quei valori che ne sono l’essenza e che nella Parola di Cristo trovano la loro fonte.

Gianni Epifani

 


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