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nuova_evangelizzazione Settembre 2012

Uscito il nuovo libro di Bruno Maggioni: “Nuova Evangelizzazione”

Annuncio di una novità

«L’evangelizzazione è sempre l’annuncio di una novità: la novità di Cristo», annuncio tanto più efficace quanto più espresso con parole semplici. E la semplicità emerge a ogni passo della riflessione di Bruno Maggioni (sacerdote della diocesi di Como, teologo e biblista) nel suo libro sulla Nuova evangelizzazione. È una semplicità che è frutto di ascesi e di studio, e si manifesta come equilibrio tra conoscenza biblica e capacità di annunciare oggi la buona notizia, in modo comprensibile a tutti. La semplicità è universale, raggiunge tutti, parla la lingua dello Spirito e comunica senza distinzioni l’opera di Dio. La semplicità è universale come universale è la Bibbia, che non è patrimonio esclusivo del credente, come universali sono l’amore di Dio e la misericordia di Gesù.

Ritornare al centro del Vangelo
Il libro di Maggioni, a pochi mesi dal Sinodo dei Vescovi su «La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana», è un libro sapiente che evidenzia come l’opera decisiva dell’evangelizzazione sia un riandare al centro del Vangelo.
Parlare di nuova evangelizzazione significa parlare di una novità che non tocca soltanto il metodo, ma i contenuti. Il problema più serio non è in quale modo annunciare il Vangelo in una cultura diversa, ma come «ripensare» il Vangelo dentro questa diversa cultura. Il Vangelo è quello di sempre, ma nuovo deve essere il modo di comprenderlo, non soltanto il modo di ridirlo. È sotto gli occhi di tutti una scollatura fra il cristianesimo annunciato e il cristianesimo vissuto: il Vangelo annunciato non riesce sempre a toccare il vissuto degli ascoltatori. Che il Vangelo debba misurarsi con le urgenze del mondo moderno e rispondere a domande inedite, è di grande importanza, irrinunciabile,ma insufficiente. Rischia di ridurre la novità dell’evangelizzazione a un fatto di emergenza. Il problema è più in profondità: l’evangelizzazione è tale se è sempre annuncio di una novità. E la novità è Gesù Cristo, notizia sempre nuova, gratuita, oltre le attese dell’uomo, e al tempo stesso talmente umana che quando la incontri ridimensiona ciò che cercavi e non può lasciarti uguale a prima.

Dove sta la novità
La novità, lo stupore, la forza di convincimento del Vangelo stanno nella sua radice, non nei suoi singoli aspetti osservati uno alla volta. Ogni aspetto del Vangelo, ogni sua esigenza, esprime il Vangelo intero, ed è in questa interezza che prende senso. La lieta notizia può essere diversamente formulata, almeno a tre differenti livelli. Innanzitutto lieta notizia è l’annuncio che la parola di Dio sostiene la vita umana e l’uomo scopre di possedere una insospettata solidità. La Parola si è unita alla nostra fragilità e la nostra fragilità è entrata nel mondo di Dio. La vita non è più un’avventura senza senso e una ricerca senza approdo.
Lieta notizia è l’annuncio che Dio ama ogni uomo, senza differenza: non ci sono emarginati di fronte a Dio, anzi gli ultimi sono per lui i primi. Una notizia, questa, che rende ingiustificate tutte le emarginazioni che noi abbiamo costruito e che dà ai poveri e agli esclusi una dignità capace di scuoterli, così che essi stessi intraprendano con coraggio il proprio cammino di liberazione. Infine lieta notizia è che la «salvezza» non è più affidata alle fragili forze dell’uomo, ai suoi meriti sempre scarsi e alle sue osservanze sempre smentite: la salvezza è dono dell’amore di Dio che ci ama quando ancora siamo peccatori. È una notizia che allarga il cuore e instaura con Dio rapporti di gratitudine. In questa cornice stanno le tre esperienze dell’uomo del Vangelo, tre esperienze gioiose e liberanti, da cui scaturisce una morale, ma una morale che è risposta, un’esperienza di conversione che è gioia.

Evangelizzazione e senso della vita
Da queste tre esperienze scaturisce la missione di evangelizzare e rievangelizzare, un dovere che non senti più come un ordine dall’alto, ma come un’esigenza dall’interno: il senso della vita che hai scoperto non puoi tenerlo per te, la libertà che hai trovato gratuitamente non può essere solo tua. Evangelizzazione è così annuncio, ma anche promozione, dialogo, condivisione, tratti inconfondibili dell’originalità cristiana. La traccia costante e inconfondibile del Dio di Gesù Cristo è il dono di sé. In qualsiasi momento della missione, il cristiano è totalmente missionario ed evangelizzatore se totalmente si dona.

(Anna Maria Gellini, su Testimoni 14 del 2012)