LETTERE - Mondo Voc novembre 2013                                         Torna al sommario

 

 

 

perrone

 

 

 

√ Giornata Missionaria

 

 


Chi deve parlare di vocazioni?

 

 

 

 Risponde Padre Sandro Perrone

 

 


Giornata Missionaria

Caro Padre, nei giorni scorsi si è celebrata in parrocchia la Giornata Missionaria Mondiale e non le so dire lo sconforto che ho provato. Sono adulta, ma non vecchia, eppure mi ricordo benissimo che fino a non molto tempo fa tutto il mese di ottobre veniva celebrato all’insegna della missionarietà della Chiesa e le celebrazioni avevano il loro culmine, naturalmente, con la terza domenica del mese, Giornata Missionaria. Quasi sempre veniva invitato un padre missionario, che riusciva a coinvolgere in modo straordinario la gente, raccogliendo anche un sacco di offerte, che venivano inviate alle missioni. Oggi tutto questo è scomparso: a stento si è detto della Giornata Missionaria e se non era per la preghiera dei fedeli, in cui è stata menzionata espressamente, si può dire che non se ne è parlato affatto. Perché? So che Lei non mi può dare una risposta adeguata, che forse nemmeno c’è. E tuttavia mi porto dentro una grande tristezza per questo. Mi scusi.

Paola R., Roma


Cara Paola, sono io che mi devo scusare con te, a nome del tuo parroco e di tutti quelli che hanno trascurato questa occasione così importante per la vita della Chiesa. Sgombriamo anzitutto il campo da tutta quella “melassa missionaria” che con la Giornata non aveva niente a che fare. E mi riferisco a quegli interventi (prediche, incontri e simili) a base di negretti, leoni, coccodrilli e quant’altro. Un tempo, in mancanza di TV e cinema, forse questi racconti (veri o presunti) potevano servire per emozionare il pubblico, interessarlo e farlo partecipe della “vita missionaria”. Ma oggi, in tempo di internet, ne sa più un ragazzino che un missionario che vive nel Burundi. Cosa è, allora, la Giornata Missionaria? È l’occasione per riflettere profondamente sulla natura missionaria della Chiesa, di tutta la Chiesa, preti, frati e laici, unitamente impegnati a dare una forte testimonianza della propria fede in Cristo. La testimonianza va data là dove si vive, soprattutto oggi, in tempo di scristianizzazione: sul lavoro, in famiglia, con gli amici, con tutti. Solo da una testimonianza forte e convinta nasce la vocazione missionaria ad gentes: andare, cioè, a portare il Vangelo a coloro che non hanno mai sentito parlare di Cristo. La novità bella è che oggi molti laici stanno riscoprendo questa vocazione missionaria e partono per terre vicine e lontane. Non pensi che sia possibile parlare di queste cose nella tua parrocchia? Io penso di sì.

 

 

------------------------------

 

 

Chi deve parlare di Vocazioni?

Caro Padre, facendo eco alla lettera di Rosa F., del mese scorso, se mi permette, anche io vorrei fare una piccola critica, mettendo in evidenza che proprio voi preti siete quelli che avete smesso di parlare di “vocazione”. Capisco che oggi possa non essere facile, ma non è questo il vostro compito? E se voi non lo fate, chi dovrebbe farlo? Non mi dica i catechisti, quasi tutti giovani pieni di entusiasmo ma non di preparazione. Spero che non se la prenda. La ringrazio

Teresa L., Altamura (Bari)


Cara Teresa, desidero ringraziarti per la tua “critica”, perché queste “obiezioni” mi con consentono di chiarire alcuni punti, che forse io do per scontati, ma che forse non tutti hanno chiari in mente. Uno dei compiti più importanti del pastore d’anime (non solo il parroco) è proprio quello di aiutare i fedeli cristiani a conoscere e a scoprire il progetto che Dio ha sulla vita di ogni uomo. La domanda: chi sono io, da dove vengo, dove vado, perché la vita, ecc. non è una cosa che riguarda solo il ragazzino alle prese con il tipo di scuola da frequentare, ma riguarda ogni persona umana che voglia dare un senso alla propria vita. Questa è, semplicemente, la vocazione. Allora, il compito principale è del sacerdote, ma i genitori, i catechisti, gli insegnanti, i nonni, le persone grandi possono e devono fare molto per aiutare i più giovani; a patto, però, che lo per primi abbiamo fatto questa scoperta e stiano realizzando il progetto di Dio sulla propria vita! Se queste cose il tuo parroco non le fa, con tatto e delicatezza gli si possono fare presenti. Ma sono certo che tu lo avrai già fatto!

 


 

Copyright © La riproduzione degli articoli di MondoVoc richiede il permesso espresso dell'editore