ATTUALITÀ - Mondo Voc novembre                                                                           Torna al sommario

 

 

CONCHIGLIA, CHIAVE E CROCE: I TRE SIMBOLI STORICI DEL PELLEGRINO


“Tutte le mie vie sono davanti a te”


I cammini della fede …tra spiritualità e speculazione


Sin dal Medioevo sono mete dei pellegrinaggi cristiani. Ancora oggi i cammini verso Santiago di Compostela, quello lungo la via Francigena e quello in Terra Santa sono percorsi da migliaia di credenti e non che, come allora, macinano centinaia di chilometri a piedi per testimoniare la propria fede, rinvigorirla o cercarla. Il rischio è che nell’anno della fede il pellegrinaggio nei luoghi santi della tradizione cristiana diventi una “gita” da non perdere.

 

di Novella Caterina


Il_cammino_per_Santiago“Signore, io ho preso il mio sacco e il mio bastone e mi sono messo sulla tua strada”. Così recita la preghiera del pellegrino che si incammina per testimoniare la propria fede, rinvigorirla e offrire il sacrificio del duro viaggio a Dio. Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme, le tre mete per eccellenza, oggi riscoperte e percorse da milioni di giovani di tutto il mondo e legate alla tradizione penitenziale e devozionale dell’alto medioevo, quando i pellegrini d’Europa si incamminavano e affrontavano estenuanti chilometri per poter raggiungere i luoghi santi del cristianesimo, quello in cui riposa San Giacomo, quello del martirio dei Santi Pietro e Paolo e quello in cui morì Gesù.



Il cammino per Santiago

pellegrinaggio_giovani_1La meta è la tomba di San Giacomo, l’apostolo evangelizzatore, ucciso da Erode e sepolto segretamente dai suoi discepoli in Galizia. Subito dopo la scoperta del suo sepolcro, avvenuta all’inizio dell’800, Santiago divenne meta dei pellegrini che dalla Francia e dalla stessa Spagna lo raggiungevano a piedi, per devozione, per rafforzare la propria fede o come penitenza. Il cammino ha avuto, nei secoli, fortune alterne; da quando il Consiglio Europeo lo ha dichiarato “itinerario culturale europeo” e l’Unesco l’ha riconosciuto patrimonio dell’umanità, la sua fama ha ripreso quota e il numero di pellegrini vigore.


Dal sito ufficiale http://peregrinossantiago.es/ i dati del pellegrinaggio religioso più gettonato. Nel 2011 il numero complessivo di pellegrini è stato pari a 183.366 (- 32,62% rispetto al 2010 ma negli anni precedenti, dal 2008, le percentuali hanno subito incrementi sempre maggiori. Il boom nel 2010, con 272.135 viandanti; ma il 2010 è stato anche l’anno Santo Compostellano, che ricorre ogni volta in cui il 25 luglio, data della morte di San Giacomo, cade di domenica). A settembre 2012 i numeri indicano 168.164 globe-trotter, di cui 1.386 italiane. I dati rivelano anche che la maggior parte fa il cammino a piedi (153.065 nel 2011), per motivi religiosi o cultural-religiosi (rispettivamente 78.969 e 93.147 nel 2011). L’età della gran parte dei pellegrini va dai 31 ai 60 anni. Molto inferiori le percentuali degli under 30 e degli over 60.


Dall’Italia nel 2011 sono partiti 12.188 pellegrini, contro i 14.222 dell’anno precedente.

 


La via Francigena

pellegrinaggio_giovaniParte da Canterbury e giunge a Roma, ricalcando l’antica via Aurelia che usavano i romani per raggiungere le Alpi e valicarle verso occidente. Questo percorso attirò nel medioevo milioni di penitenti che si mettevano in cammino, affrontando a piedi un durissimo e lungo tragitto, verso la città dei martiri Pietro e Paolo.


La via Francigena è stata riscoperta in tempi relativamente recenti. Come accaduto anche per il cammino verso Santiago, strati di asfalto avevano sepolto l’antico percorso, oggi riportato alla luce e valorizzato non solo per l’aspetto religioso, ma anche per quello culturale.


Complessivamente 79 le tappe, di cui 47 in Italia, segnalate dall’inconfondibile cartello bianco e rosso, con il pellegrino nero al centro.

 


La Terra Santa 

pellegrinaggio_terra_santaL’ultima (non in ordine di importanza …last but no least, direbbero gli inglesi) delle tre storiche rotte medievali è quella verso il Santo Sepolcro. Il più lungo per i pellegrini europei, che arrivavano in Terra Santa percorrendo la via Micaelica (da Roma alla Puglia per imbarcarsi), la via Egnatia (da Durazzo a Istabul), attraversando l’Anatolia (da Istanbul ad Antiochia) e, infine, la Siria, la Giordania e la Palestina, fino a Gerusalemme, per un totale di oltre 3.500 chilometri. Un viaggio nei luoghi in cui si è svolta la vita di Gesù, tra storia, religione e culto.


Probabilmente quest’anno, l’anno della fede, il turismo religioso di questo genere subirà un incremento, nonostante il tempo di crisi. Le agenzie specializzate stanno già cavalcando l’onda, promuovendo viaggi e facendo leva sulla straordinarietà dell’evento e sul significato ancora più pregnante che i pellegrinaggi assumono per tale motivo. Peccato, perché il valore che il pellegrinaggio ha per un fedele ha poco a che fare con il clima da festa che si sta creando intorno all’anno della fede. Peccato che si voglia speculare sull’anno della fede, non è questo il suo senso.

 

 

 

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